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De Luca a Mondragone: “Caserta non ha mai ricevuto tanta attenzione come negli ultimi 7 anni”

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Mondragone (Ce) – Decine di sindaci, diversi presidenti di enti sovracomunali e strumentali, centinaia di amministratori comunali e dirigenti politici dei Moderati guidati dal consigliere regionale Giovanni Zannini, hanno accolto ieri pomeriggio, in una gremita sala del cinema Ariston di Mondragone, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha risposto presente all’invito del presidente della VII Commissione Ambiente ad un confronto con i primi cittadini e le amministrazioni comunali di Terra di Lavoro.

In prima fila il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, il sindaco della città costiera Virgilio Pacifico ed il candidato alla sua successione, Francesco Lavanga, i presidenti dell’Ente d’Ambito Rifiuti, Gino Pellegrino, dell’Ambito distrettuale di Caserta dell’Ente Idrico Campania, Anacleto Colombiano, di Gisec Spa, Vincenzo Caterino, ed il direttore generale dell’Asl Caserta, Ferdinando Russo, salito poi sul palco con Zannini e De Luca.

Ad introdurre l’incontro ben tre video con i diversi interventi su strade, impianti sportivi, costa, ospedale di comunità, pubblica illuminazione sulla Domitiana, in corso sul territorio mondragonese ad opera di Comune e Asl grazie ai fondi concessi dalla Regione; quindi, ad aprire i lavori l’intervento del consigliere Zannini: “I comuni non ce la fanno a correre dietro a bandi PNRR che escono dalla sera alla mattina, senza personale e senza risorse per dotarsi di progettazioni utili e delle figure tecniche esperte, ecco perché bisogna dare una mano ed un sostegno ai Comuni che hanno difficoltà a presentare i progetti PNRR e progettare gli interventi necessari ad attrarre finanziamenti per rilanciare questo territorio e sviluppare finalmente l’economia del casertano”.

Molto è stato fatto dalla giunta regionale guidata dal presidente De Luca per il litorale domitio, a partire proprio da Mondragone, con riattivazione del grande progetto Bandiera Blu, i finanziamenti per la depurazione, la pubblica illuminazione del primo lotto della Domitiana nel tratto Fiumarelle-Levagnole, funzionale agli altri lotti per la riqualificazione di un tratto di costa dove insistono tanti stabilimenti balneari che pure devono essere tutelati rispetto alla direttiva Bolkestein, così da favorire ulteriori investimenti nei prossimi futuri in termini di accoglienza, servizi e qualità dell’offerta turistica.

Il comparto nord Asi, che interessa l’agro caleno tra i comuni di Vitulazio, Sparanise, Pignataro Maggiore, Francolise e Pastorano, dove insistono tante aziende importanti di livello internazionale ma mancano reti fognarie e condotte idriche, come abbiamo potuto constatare nel corso di una recente visita effettuata con il vice presidente Fulvio Buonavitacola, il presidente della Provincia Giorgio Magliocca, i sindaci dei comuni interessati ed i presidenti dell’Eda Rifiuti Luigi Pellegrino e dell’Ambito distrettuale dell’Eic, Anacleto Colombiano. Si tratta di un’area industriale strategica per via della presenza dello svincolo autostradale di Capua e delle principali arterie stradali, quali la Casilina e l’Appia, che favoriscono l’insediamento di ulteriori aziende, anche e soprattutto per via dei relativi collegamenti con la logistica su gomma. C’è bisogno di garantire anche in quest’area investimenti per assicurare e restituire normalità e sviluppo a realtà industriali di livello.

Sono sicuro che il presidente De Luca terrà in debita considerazione queste sollecitazioni che vengono dal territorio, e dai comuni in particolare, quando ci sarà la programmazione delle prossime risorse regionale, al netto di quanto Terra di Lavoro e le sue comunità sapranno ottenere dal PNRR”, ha concluso il presidente della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania.

Il direttore generale dell’ASL Caserta, Russo, ha, invece, illustrato i diversi interventi, proiettati anche in un breve video, che l’azienda sanitaria locale di Terra di Lavoro ha saputo programmare e sta per realizzare sia in termini di edilizia sanitaria che di dotazione dei diversi presidi ospedalieri e sanitari sparsi nel casertano della innovativa strumentazione tecnologica e diagnostica, per decine di milioni di euro. Tra questi, l’ospedale di comunità che sorgerà nei prossimi mesi a Mondragone, sul terreno messo a disposizione dal Comune alle spalle del Palazzetto dello Sport, proprio accanto all’attuale sede del distretto sanitario, in via Castel Volturno, a poche decine di metri dalla strada statale Domitiana, in una posizione strategica e logisticamente perfetta per ospitare un nosocomio, che sarà dotato di 20 posti letti, primo soccorso h24, casa di cura, poliambulatorio e centrale operativa territoriale, per complessivi 4.320.000 euro a valere sui fondi del PNRR.

Nel suo intervento conclusivo, De Luca ha ricordato che “per decenni l’attività del governo regionale è stata destinata alla zona costiera tra Napoli e Salerno, ma neanche, mentre oggi la regione fa da madre e padre all’intera Campania, facciamo quello che è giusto fare, non ciò che è comodo fare, grazie ad una interlocuzione corretta e rispettosa, costante, con la Regione. Avete qui Giovanni Zannini che chiede sempre di più per Caserta, ma il suo stimolo è importante per raccordarci con questo territorio, tanto che il lavoro che stiamo facendo è immane per recuperare decenni di ritardi e dopo due anni di pandemia. Questa è stata la provincia più trascurata nella regione Campania, anche più dell’Irpinia, ho trovato più interventi e investimenti nelle aree interne che in una provincia come Caserta, un territorio che ha un potenziale economico immenso, la fascia costiera con spiagge enormi, la pianura, l’area interna del Matese, un’agricoltura fiorente, beni culturali straordinari, la Reggia, è sulla linea che collegava Roma con i campi flegrei, era sull’asse di scorrimento dell’impero, c’è il più grande polo industriale della regione tra Marcianise e Maddaloni, eppure Terra di Lavoro non è stata minimamente attenzionata per decenni che sono andati perduti. Oggi il mare qui è pulito perché abbiamo investito, un tempo c’erano le carcasse di bufale a mare a Castel Volturno, mancavano le reti fognarie sulla costa che abbiamo finanziato con Bandiera Blu, e nelle altre aree casertane, gli interventi cominciano a vedersi e con essi i risultati positivi sotto il profilo turistico e della vivibilità, a partire dalla viabilità stradale come dimostrano i fondi assegnati ai comuni, quindi l’edilizia sanitaria con ospedali nuovi, l’ambiente con ecoballe smaltite e discariche bonificate, i trasporti con il rilancio delle aziende pubbliche e la riattivazione di tutte le corse, grazie ad investimenti cospicui”, ha spiegato il Governatore che ha p fatto un accenno anche alla vertenza degli allevatori bufalini sul piano di eradicazione della brucellosi bufalina.

“La nostra azione di difesa del comparto bufalino andrà avanti e non potrà prescindere da due obiettivi principali: tutela della salute dei consumatori e del benessere animale dei capi impiegati in zootecnia, e salvaguardia della eccellente qualità che solo il settore bufalino di Caserta e della Campania tutta sa esprimere. La brucella va eliminata, la qualità della nostra mozzarella preservata per non ammazzare un settore trainante per la nostra economia regionale”, ha chiosato De Luca.

Ascoli, Dionisi: “Abbiamo tanto entusiasmo, non giocheremo per il pari”

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Ascoli – Oltre diecimila biglietti venduti in poche ore, entusiasmo alle stelle ad Ascoli dove venerdì sera è in programma il quarto di finale play off contro il Benevento. L’attaccante bianconero Federico Dionisi ha presentato la sfida tramite i canali ufficiali del club. Le sue parole: 

Del Duca gremito – “Ci è arrivata subito la notizia che i tifosi avevano già terminato tutti i biglietti. E’ qualcosa che ci dà grande orgoglio e una grande spinta per la partita così importante che dobbiamo affrontare contro il Benevento”. 

Due assist con la Ternana – “Ero un po’ arrabbiato perché non avevo fatto gol nonostante qualche occasione. Ci tenevo ad arrivare in doppia cifra ma va bene lo stesso, abbiamo fatto una buona partita contro un avversario non semplice. E’ un successo che ci dà la spinta per affrontare i play off nel migliore dei modi”. 

Attacco – “Il nostro è sempre un discorso di squadra, sia nella fase difensiva che offensiva. Siamo un blocco unico e i numeri danno conferma a questo aspetto. Siamo ben contenti di vincere grazie all’apporto di tutti. Gli attaccanti vogliono fare gol ma al di là della gioia personale tutti i giocatori sanno che al primo posto viene sempre l’Ascoli”. 

Esperienza  – “Queste partite vanno affrontate mantenendo la calma e rimanendo lucidi. Bisogna avere quel pizzico di concentrazione in più sapendo che sono partite decisive. Serve attenzione a quei piccoli particolari che fanno la differenza, ci stiamo preparando nel migliore dei modi, è giusto avere entusiasmo ma dobbiamo restare con i piedi per terra”

Tsadjout – “Deve rimanere tranquillo, ha sempre fatto bene e merita i tre gol che ha fatto. Fa un lavoro molto dispendioso, si sacrifica tanto per la squadra e sono ben felice che si sia tolto questa soddisfazione. E’ il giusto premio per un gran lavoro che svolge anche durante gli allenamenti. Quando lavori in una certa maniera i risultati prima o poi arrivano”. 

Allenamenti – “Domani faremo la rifinitura alle ore 20 per simulare l’orario di inizio gara, il mister ce lo ha chiesto per prendere l’abitudine. Lo facciamo con piacere, ci fa molto piacere stare insieme e questo fa capire la solidità del gruppo”.

Pareggio – “Non siamo una squadra che può giocare per il pareggio, abbiamo sempre giocato dando il massimo per ottenere il risultato più importante. Nei play off avremo questo piccolo vantaggio ma solo nel primo turno, eventualmente in futuro non lo avremmo quindi non possiamo cambiare atteggiamento per una partita”.

Emozione – “Ottenere la promozione diretta ti consente di toglierti subito il pensiero, ma andare in A attraverso i play off secondo me ti dà una gioia più bella perché hai una sensazione di maggiore sofferenza. Abbiamo tutta la voglia di dare il massimo, vedremo dove riusciremo ad arrivare”. 

Favorite – “Dobbiamo sapere innanzitutto che quelle che sono arrivate ai play off sono le squadre che hanno meritato la possibilità di arrivare in serie A. Non mi sento di dire che ci sia una favorita. Il nostro entusiasmo è abbastanza relativo, così come i risultati ottenuti in questo periodo. Per noi e per tutte le altre è così”. 

Avversario peggiore – “La squadra che non vorrei affrontare ai play off? L’Ascoli. Dico noi stessi perché so che se riusciamo a interpretare le partite come sappiamo possiamo arrivare fino in fondo. Ci sono squadre anche più attrezzate ma noi siamo pronti”

 

PNRR, approvati i 10 progetti per il Welfare del Comune di Napoli

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Napoli – Sono stati approvati, dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, i dieci progetti per il welfare presentati dal Comune di Napoli nell’ambito del PNRR. I dieci progetti approvati, per un totale di 9 milioni 116 mila 500 euro, hanno ottenuto in alcuni casi il massimo del punteggio. I settori individuati sono quelli dell’autonomia degli anziani non autosufficienti, del sostegno alle capacità genitoriali, del rafforzamento dei servizi domiciliari per garantire le dimissioni protette, i percorsi di autonomia per le persone con disabilità ed i centri dei servizi per le persone senza fissa dimora. “Si tratta di un’ottima notizia – ha dichiarato l’assessore al Welfare Luca Trapanese e di un buon inizio per iniziare a costruire basi solide per il welfare e non più progetti basati su emergenze ma servizi duraturi che restano ai cittadini al di là delle persone che li hanno creati“.

Camorra: assolto il primario Carmine Antropoli, ex sindaco di Capua

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Napoli – La Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere (presidente Roberto Donatiello, giudice a latere Alessandro De Santis) ha assolto, dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica, il medico e primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli, ex sindaco di Capua (Caserta), Carmine Antropoli per il quale il sostituto procuratore Maurizio Giordano aveva chiesto, al termine della sua requisitoria, dieci anni di reclusione.

Per Antropoli, difeso dagli avvocati Mauro Iodice e Vincenzo Maiello, nel febbraio del 2019, gli inquirenti chiesero ed ottennero dal gip un’ordinanza di custodia cautelare. I giudici hanno assolto dalla medesima accusa anche gli imputati Marco Ricci e Guido Taglialatela. Antropoli è stato però condannato per il reato di violenza privata (un anno e otto mesi).

Dura condanna infine per il collaboratore di giustizia Francesco Zagaria, principale accusato di Antropoli, a cui sono stati comminati 17 anni e 3 mesi di reclusione per omicidio e altri reati minori, a fronte di una richiesta del pm di 8 anni e sei mesi. “Non ho mai perso fiducia nella giustizia. Finalmente la Corte di Assise mi ha restituito la dignità. Ringrazio i miei avvocati Iodice e Maiello per la vicinanza umana dimostratami in questa triste vicenda“, ha detto Antropoli.

AGGIORNAMENTO – E’ prevista per l’otto giugno prossimo l’udienza preliminare per l’inchiesta bis sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi al Comune di Capua (Caserta), in cui figurano, tra gli imputati che rischiano il rinvio a giudizio, l’ex sindaco e primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli Carmine Antropoli, gli amministratori locali Marco Ricci e Guido Taglialatela, e il collaboratore di giustizia Francesco Zagaria, tutti già imputati nel processo conclusosi oggi alla Corte di Assiste del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere; Antropoli, Ricci e Tagliatela sono stati assolti dall’accusa di concorso esterno in camorra (i primi due sono stati condannati per violenza privata), mentre il pentito Francesco Zagaria ha avuto una pesante condanna a 17 anni e tre mesi, nonostante la Procura anticamorra avesse chiesto per lui una pena bassa ad otto anni e sei mesi, che valorizzava proprio la sua collaborazione.

La condanna di Zagaria potrebbe avere un impatto sul secondo processo di giugno, visto che l’inchiesta bis sulle infiltrazioni a Capua si basa proprio sulle dichiarazioni accusatorie di Zagaria, imprenditore edile arrestato con Antropoli nel febbraio 2019 e che dopo pochi mesi ha iniziato a collaborare con la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, raccontando del presunto sostegno elettorale dato ad Antropoli e degli appalti indetti dal Comune di Capua e vinti dalle sue aziende e da quelle colluse con le cosche casalesi, in particolare con la fazione guidata dal capoclan Michele Zagaria (solo omonimo del collaboratore).

I legali di Antropoli, Mauro Iodice e Vincenzo Maiello, presenteranno al giudice per l’udienza preliminare Fabio Provvisier la copia del dispositivo, e punteranno sull’inattendibilità di Zagaria emersa nel primo processo conclusosi oggi. Nel processo di giugno rischiano il rinvio a giudizio anche gli imprenditori Domenico Pagano, 59 anni di Trentola Ducenta, i cugini imprenditori Francesco e Giuseppe Verazzo, 61 e 65 anni di Casal di Principe, il dirigente del Comune Francesco Greco e altre quattro persone.

Accademia di Santa Sofia, l’Orchestra da Camera torna al San Vittorino con ‘Le serenate per archi’

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Benevento – Sabato 14 maggio alle ore 20.00 si rinnova l’imperdibile appuntamento con l’Orchestra da Camera Accademia di Santa Sofia che torna nella bella cornice dell’Auditorium Sant’Agostino di Benevento, per regalare al suo pubblico un concerto dal titolo “Le serenate per archi” un godibilissimo programma con le celebri composizioni di Mozart e Čajkovskij. La Stagione Artistica 2022 proposta da Accademia in sinergia con Università degli Studi del Sannio, procede con sempre maggiore entusiasmo, tra importanti concerti e incontri prestigiosi, sempre sotto la direzione artistica di Filippo Zigante e Marcella Parziale e con la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock, docente Unisannio, che in apertura di concerto terrà una breve interessantissima dissertazione scientifica e storico artistica dal titolo “Nemesi, la dea dell’Arco di Traiano”.
Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo 1756 – Vienna 1791) tra i più grandi musicisti della storia della musica. Precocissimo, a cinque anni già si esibiva alla tastiera e iniziava a comporre, fu attivo in tutti i generi musicali dell’epoca, dalla cameristica alla musica sinfonica, al melodramma, alla musica sacra. Fu il primo musicista a intraprendere, a differenza di quanto avveniva comunemente, una carriera di libero professionista affiancandola a quella di “Hofkomponist”, compositore alla corte imperiale viennese. I suoi lavori, esempio massimo del classicismo musicale, hanno influenzato profondamente numerosi compositori, tra cui Ludwig van Beethoven. Con lui e con Franz Joseph Haydn, Mozart costituisce quella che è stata considerata la “triade” della “prima scuola musicale di Vienna”.
Piotr Il’ic Čajkovskij (Kamsko-Votkinsk 1840 – San Pietroburgo 1893) è uno tra i più noti compositori appartenenti al periodo tardo-romantico. A tematiche tradizionali russe unisce un linguaggio formale e armonico di stampo europeo, con particolare attenzione alla musica francese. In contrasto con quella che era l’estetica dominante che faceva capo al “gruppo dei cinque” (Milij Balakirev, Cezar Kjui, Aleksandr Borodin, Modest Musorgskij, Nikolaj Rimskij-Korsakov) si alienerà buona parte della critica ufficiale. Avendo anche studiato giurisprudenza, per qualche tempo esercitò la professione legale, che però abbandonò definitivamente per dedicarsi esclusivamente alla musica, raggiungendo notorietà internazionale. La sua vita privata non fu sempre serena. In giovane età la morte della madre lo condusse a una profonda depressione. Morì nei 1893, vittima – ma non è certo – dell’epidemia di colera.
La forma serenata nasce come breve composizione dedicata a una persona, in genere a una donna. Ma, nella storia della musica, questa forma subisce una notevole evoluzione. Alle origini si trattava di un breve brano, per lo più cantato, accompagnato da uno o più strumenti, e si afferma soprattutto nel periodo medioevale e nel rinascimento. Nel periodo barocco si avvicina alla cantata-drammatica, da eseguirsi però all’aperto. Nel periodo classico la serenata si avvicina sempre più alla forma “sinfonia” dalla quale mutua la ripartizione in quattro movimenti ma distinguendosi da essa per il carattere dei temi presentati.
Il programma del concerto prevede in apertura la Serenata n. 13 “Eine kleine Nachtmusik” in sol maggiore per orchestra d’archi, K 525 di Wolfgang Amadeus Mozart. Eine kleine Nachtmusik (Una piccola musica notturna, o serenata notturna) celeberrimo gioiello compositivo, è “una piccola serenata notturna” legata al gusto settecentesco di far musica insieme dove si alternano movimenti di danza e passaggi solistici e virtuosistici. Le serenate sono musiche di piacevole ascolto e la Kleine Nachtmusik K. 525 di Mozart ne è l’esempio più luminoso e universalmente conosciuto. Fu composta nell’agosto del 1787, presumibilmente in una breve pausa durante la stesura del Don Giovanni, molto probabilmente in occasione di una ricorrenza festiva, per un’esecuzione da tenersi in un elegante cortile o nel giardino di un palazzo principesco, secondo le abitudini del mecenatismo del tempo. La piccola serenata notturna, con solido stile cameristico e illuministica intelligenza, sembra richiamarsi alle deliziose composizioni giovanili salisburghesi ma la meditata disposizione dei quattro tempi, la calcolata valorizzazione del materiale tematico, l’eleganza e la nobiltà della linea melodica rivelano la grande maestria mozartiana del periodo viennese. Tra le musiche d’intrattenimento mozartiane è quella che ha raggiunto la maggiore popolarità.
La seconda parte del concerto vedrà l’esecuzione della Serenata per archi in do maggiore op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, uno dei pezzi più belli, più complessi e affascinanti scritti per la formazione cameristica. Dedicata a Kostantin Karlovic Albrecht, violoncellista e compositore, fondatore con Nicolaj Rubinstejn del Conservatorio di Mosca, e amico intimo di Cajkovskij, la composizione riflette la sconfinata venerazione dell’autore per lo stile del tardo XVIII secolo, filtrato soprattutto attraverso la figura idealizzata di Mozart. L’omaggio a Mozart e al classicismo risiede però più nel carattere sereno e disimpegnato del brano che non nell’imitazione degli amati modelli. L’omaggio è più ideale che sostanziale. Non ne riprende né il vocabolario né la sintassi, anzi si rivela pagina fra le più inconfondibilmente ciaikovskiane, seppur vi si riconosca solo il versante espressivo più pulito e gioioso del compositore, e siano lontane invece le sue intenzioni più drammatiche e potentemente emotive. Scritta nel 1880, la Serenata fu eseguita l’anno seguente con grande successo, riscuotendo fra l’altro l’ambito apprezzamento di Anton Rubinstejn, temuto direttore del Conservatorio di Pietroburgo e maestro dell’autore.
L’ingresso al concerto è consentito con mascherina, fino a esaurimento posti, secondo normativa anti covid. 

DeLa o non DeLa: la fabbrica del cinema a Napoli è davvero possibile? Un appuntamento

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NAPOLI – Lunedì, in sala giunta, mentre era impegnato nella conferenza stampa sulla statua e il calco del piede sinistro di Maradona, Aurelio De Laurentiis ha detto: “Forse dovrei trasferire a Napoli la mia Film Mauro”.

Sarà stata una battuta per avvertire della necessità da parte sua di stare più vicino ancora al Napoli o una sorta di premonizione, questo dovrebbe capirsi presto.

Perché è da tempo che Napoli è uno dei set prediletti da film, fiction e serie tv. E da tempo si dibatte su come strutturare una vera e propria industria del movie in città.

E insomma: se appena una settimana fa, gli artisti napoletani hanno fatto il pieno di riconoscimenti ai David di Donatello perché non sfruttare l’onda lunga?

Al di là della Film Commission della Regione, in campagna elettorale, l’attuale sindaco Manfredi aveva riacceso il dibattito sulla possibilità di impiantare la Cittadella del Cinema presso un lotto dell’ex area Nato di Bagnoli.

Sette mesi dopo, è un’idea davvero perseguibile?

Se lo chiederanno sabato dalle 10 di mattina presso il Mercadante parecchi protagonisti del settore radunati dall’associazione VivoaNapoli di Emilia Leonetti.

“E’ un tema da approfondire ma su cui si potrebbe passare già ai fatti – dice la presidente dell’associazione – E’ il quarto meeting che organizziamo sul tema “la fabbrica del Cinema, prospettive di sviluppo 2022-2032: come strutturare e stabilizzare l’impresa creativa a Napoli”. Ci sembra troppo importante per lasciarlo cadere senza alcun risultato concreto. E’ arrivato il momento di pianificare spazi, imprese e professionalità”.

Per Palazzo San Giacomo, ci sarà Ferdinando Tozzi, uno dei 6 componenti della cabina di regia culturale che lavora accanto a Manfredi al posto di un assessore alla cultura.

Con lui, interverranno Costanza Boccardi di Teatri Uniti; Andrea Cannavale, amministratore della Run Film; il regista Edoardo De Angelis; Antonella Di Nocera di Parallelo 41; Gaetano Di Vaio di Bronxfilm; Maurizio Gemma, direttore di Film Commission della Regione Campania; Francesco Grisi di Edi Effetti Digitali Italiani; Rosita Marchese, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; Antonio Parlati, direttore del Centro Produzione Rai di Napoli; l’attore Patrizio Rispo e Luciano Stella, della Mad Entertainement. Chissà se anche DeLa non tenderà le orecchie.

“Fuori le p…”, poi l’incoraggiamento: il pomeriggio dei giallorossi con i tifosi (FOTO)

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Benevento – Prima lo sfogo, poi l’incoraggiamento. Pomeriggio ‘double face’ per il Benevento all’Antistadio Carmelo Imbriani, dove si è svolta la prima seduta stagionale a porte aperte (con la speranza che non coincida con l’ultima). Circa trecento tifosi hanno assistito all’allenamento con la curiosità di chi attende un segnale da interpretare in maniera positiva in vista del quarto di finale play off con l’Ascoli (venerdì alle ore 20.30 al Cino e Lillo Del Duca). Nella circostanza gli uomini di Fabio Caserta avranno a disposizione un solo risultato per passare il turno. Nessuna deroga, alla semifinale si accede solo con la vittoria da ottenere nei 90 o 120 minuti. In caso di parità al termine dei tempi supplementari, infatti, a gioire sarebbero i marchigiani in virtù del miglior piazzamento in classifica. 

Sessione iniziata in perfetto orario alle 15.30, come da programma, ma la rappresentanza della Curva Sud ha occupato gli spalti dopo una ventina di minuti. Il primo atto è stato quello di esporre uno striscione recante una frase che non lascia scampo a interpretazioni (“Fuori le p…”, intuibile cosa ci fosse al posto dei puntini di sospensione). Poi diversi cori, fumogeni, e infine il colloquio con i calciatori e lo staff tecnico nei pressi della ringhiera laterale: “Siamo con voi, vogliamo undici leoni in campo, l’importante è lottare fino alla fine”, la sintesi del colloquio. Letizia e compagni sono tornati negli spogliatoi tra applausi e frasi di incoraggiamento, la maggior parte delle quali rivolte a Lapadula, chiamato a prendere in mano le redini di un attacco per lungo tempo rimasto orfano del suo apporto. 

Per quel che riguarda esclusivamente le situazioni di campo, la sessione pomeridiana si è svolta senza Sau; Moncini e Forte si sono invece allenati a parte, mentre Glik e Viviani dopo gli esercizi iniziali non hanno partecipato alla partitella conclusiva.

“Non sono della Juve”: De Laurentiis nega un selfie a un piccolo tifoso bianconero (VIDEO)

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“Io non sono della Juve“, ha risposto Aurelio De Laurentiis all’ingresso all’assemblea di Lega al CONI a un piccolo tifoso bianconero che gli ha chiesto un selfie. Il siparietto è stato immortalato da ‘Tuttomercatoweb.com‘ che ha raccolto le immagini dell’arrivo del presidente del Napoli a Roma.

IL VIDEO

 

È tornato Liberato con il suo secondo disco, chi è il misterioso artista napoletano

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Napoli – A lui piace così, rimanere nel suo alone di mistero e stupire tutti all’improvviso, senza anticipare nulla. Stava quasi per passare il 9 maggio senza alcuna notizia di Liberato, che da anni sceglie proprio quella data per ricomparire, perlomeno con la sua musica, perché il suo volto non lo conosce (quasi) nessuno, così come la sua identità. 

Alle 23:59 invece ecco che la foto profilo sui social cambia, la rosa rossa si tinge di bianco e nero ed è tenuta in mano, leggiadra, da una mano, e un copy, semplice, diretto, come al solito: “Liberato canta ancora”. La stessa successione di piccoli eventi, piccoli indizi, che aveva accompagnato, nel 2019, l’uscita di “Liberato”, album d’esordio che comprendeva i primi singoli distribuiti sulla piattaforma e cinque nuovi brani presentati come cinque parti di un mediometraggio, naturalmente diretto da Francesco Lettieri, che è parte integrante e fondamentale del progetto Liberato, colui che ha contribuito in maniera decisiva a crearne iconografia e, di conseguenza, il mito virale. 

Anche questa volta, qualche minuto dopo su Spotify esce il suo nuovo album, ‘Liberato II’ e su Youtube il videoclip del nuovo singolo, ‘Partenope’, diretto ancora una volta da Lettieri. Con un interprete d’eccezione, l’attore napoletano Giacomo Rizzo e la sirena Tonia Laterza. Il video, ambientato nel ‘700 e girato interamente a Napoli, tra Palazzo Reale e Marechiaro, in poche ore ha raccolto oltre centomila views. Lui si scorge solo in qualche sequenza, seduto al pianoforte, ancora protetto dal bomber nero, il cappuccio della felpa a coprire la testa e quella scritta, bianca, “Liberato”, con il font utilizzato dalla tifoseria azzurra per gli striscioni. 

Chi sia Liberato è una domanda che ormai anche i fan più affezionati hanno smesso di porsi, si è parlato di Davide Panizza, fondatore dei PopX, di Livio Cori, del giovane poeta Emanuele Cerullo, chi ha ipotizzato anche potesse essere un detenuto del carcere minorile di Nisida e chi, addirittura, Calcutta.

Tutte ipotesi errate, ma che negli anni, specie all’inizio, hanno gonfiato il mito di Liberato, che certamente è frutto del lavoro di un collettivo, probabilmente interamente di origini napoletane. 

Ciampi (M5s): “Superbonus voluto dal Movimento Cinque Stelle a rischio”

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Vincenzo Ciampi (Movimento Cinque Stelle Campania) Superbonus voluto dal Movimento Cinque Stelle a rischio, c’è chi vuole smantellare una norma che funziona.

Si vuole consegnare la riqualificazione del patrimonio edilizio  nelle mani delle grandi aziende. Ma così non verranno estirpate truffe e malversazioni.

Dall’anno prossimo le imprese edili dovranno avere la qualificazione SOA per realizzare lavori in edilizia sopra i 516 mila euro (ed è difficile che in un condominio si vada sotto questa soglia).

La stragrande maggioranza delle aziende edili che opera in Campania verrà esclusa dai cantieri partiti con il Superbonus, il tutto a favore delle  grandi imprese (quelle che hanno la certificazione SOA, e lavorano per la pubblica amministrazione).
Qual è la ratio di questa norma? Forse mettere un freno alle truffe? Ma dove sta scritto che le ditte con qualificazione SOA siano meno inclini alle frodi rispetto alle piccole aziende?
Inoltre, se la ditta SOA può subappaltare ad un’impresa non SOA, la motivazione di partenza non regge più.

Quali sono, allora, i veri obbiettivi? Affossare il sistema dei Bonus per colpire il Movimento Cinque Stelle e distruggere le piccole imprese edili?
Ne ho parlato stamattina con il dirigente della Cna di Avellino, Berardo Pesce che condivide le mie stesse preoccupazioni. Mi ha spiegato che le imprese che partecipano al mercato della riqualificazione edilizia in Italia sono oltre 750mila; quelle che detengono la qualificazione SOA sono meno di 20mila.
 
Cna e Confartigianato ritengono che estendere  al settore privato un sistema pensato per i lavori pubblici non ha nulla a che vedere con la qualificazione delle imprese. Le associazioni di categoria chiedono una legge che riconosca il profilo professionale delle imprese edili.

Non è la prima volta che una nostra misura fa emergere le contraddizioni del sistema.
Oggi si abbandonano le piccole  imprese impegnate nel 110% invece di aiutarle a qualificarsi. Il pianeta Superbonus può invece costituire una filiera di professionisti e imprese che possono realmente partecipare all’innovazione del settore edilizio, in direzione della transizione ecologica.
Il Movimento è in sintonia con chi vuole che questo Paese funzioni.

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