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Benevento, ritiro finito ma Caserta è categorico: “Ora testa al Perugia”

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Benevento – Le parole di Fabio Caserta al termine della gara di Serie B che ha visto il Benevento ospitare il Como. L’allenatore calabrese ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Giacomo Gattuso. Questi i temi affrontati nel post partita dal tecnico della Strega.

Ritiro – Nel calcio si vive di momenti. Prima c’era la necessità di andare in ritiro, dopo il Cittadella hanno chiesto i calciatori di stare altri giorni insieme, adesso, al di là del risultato, stare con i propri cari può fare bene. E’ stata l’occasione per capire gli errori, ci ha fatto bene, ma le vittorie sono frutto di tante altre cose. Ne abbiamo parlato con il presidente e lui ha deciso di concludere il ritiro. Siamo contenti perché la partita era difficile, sono stati bravi i ragazzi a interpretarla bene. Da domani mattina voglio vedere la stessa concentrazione per preparare la prossima.

Rosa – In base al momento del campionato e delle partite, ho cercato di mettere Acampora davanti alla difesa perché ha più struttura fisica, mentre Tello e Ionita hanno più gamba. La loro duttilità mi permette di variare l’assetto senza fare cambi. Sono contentissimo per quanto fatto dalla squadra, ma da domani va messa da parte questa vittoria.

Approccio – Le situazioni favorevoli le crei se te le vai a cercare e se ci credi. Siamo partiti bene, cercando di sfruttare le occasioni create, poi il var ha solo confermato un rigore netto. Sono molto contento da questo punto di vista.

Vittoria – Il risultato è largo ma sono contento che si sia sbloccato Forte, perché gli attaccanti vivono per il gol, sono contento per la squadra, per l’approccio avuto. Nel campionato di serie B, però, bastano tre, quattro partite sbagliate per ritrovarsi nelle zone non belle della classifica, mentre noi dobbiamo stare il più in alto possibile.

Lapadula – Non ci sono mai stati problemi personali tra me e il calciatore, lui ha fatto un errore e ha saputo tornare indietro e chiedere scusa. Non voglio più sentir parlare del discorso Lapadula, non voglio tornarci sopra. Ha fatto mezz’ora e l’ha fatta bene, come tutti gli altri che sono subentrati. Bisogna ripartire tutti insieme, abbiamo bisogno di tutti perché l’importante è che il Benevento faccia un campionato importante.

Attacco – I numeri nel calcio contano ben poco, devo cercare di mettere i calciatori migliori nelle condizioni più idonee. Conta l’equilibrio, anche se questa squadra le cose migliori le ha fatte con un solo attaccante. Bisogna vedere e lavorare, tenendo conto tante cose, come gli avversari. Forte e Lapadula possono coesistere perché sono forti, davanti ho una vasta scelta considerando anche Moncini e Sau.

Perugia – Torno volentieri in una piazza dove abbiamo vinto e vissuto emozioni uniche. Sono contento per quanto stanno facendo, saremo avversari per novanta minuti.

Rifiuti rientrati dalla Tunisia, magistratura verso il sequestro

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Salerno – L’indiscrezione, se confermata, cambierebbe lo scenario. A quanto si apprende da Roma, l’Autorità Giudiziaria starebbe procedendo al sequestro dei rifiuti stivati a bordo della nave in rada davanti alla città di Salerno. Troverebbe origine nelle pieghe di questa decisione la lungaggine nello sbarco del materiale. 

Si tratta del carico di rientro dalla Tunisia: 6mila tonnellate in 213 containers. La magistratura avrebbe altresì indicato il sito militare di Persano per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti sequestrati.

L’eventuale intervento della magistratura toglierebbe dalle mani della Regione la gestione del caso accelerando il chiarimento su una vicenda che appare, ora dopo ora, sempre più intricata.        

Parlando di traffico illecito di rifiuti, è di questi giorni l’episodio del traffico transfrontaliero di rifiuti tra Tunisia e Italia. Il Noe (Nucleo operativo ecologico) di Salerno aveva comunicato già nel 2020 alla Dda di Salerno l’esistenza di un complesso traffico di rifiuti tra i due Paesi. In particolare, è oggetto di investigazione la gestione dei rifiuti di proprietà di ‘Sviluppo risorse ambientali’ Srl”. Così Valerio Giardina, comandante dei carabinieri per la tutela dell’ambiente in audizione nella commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (commissione Ecomafie). “Nella mattinata di dopodomani, presso il porto locale commerciale, al termine delle operazioni di sbarco, i militari del Noe di Salerno daranno avvio al sequestro probatorio relativo ai 213 container contenenti 6.390 tonnellate di rifiuti speciali di proprietà di Sviluppo risorse ambientali Srl”, ha aggiunto.

Acampora: “Grande vittoria, andremo a Perugia con grande determinazione”

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Benevento – Altra grande prestazione di Gennaro Acampora, tra i migliori in campo di Benevento-Como. le sue parole ai microfoni di Ottochannel: 

Cittadella – “La vittoria del Tombolato ci ha dato morale, è stata una scossa i cui effetti si sono visti stasera”. 

Verso Perugia – “Quella del Curi sarà una partita difficile, su un campo molto complicato. Andremo lì con la stessa determinazione che abbiamo avuto a Cittadella”.

Valore – “Devo sicuramente ringraziare la società per avermi dato questa occasione, ho sempre avuto problemi fisici e se non sono più in alto è anche per demerito mio. Dedico il gol a mio figlio e mio nipote”.

Equilibrio – “Anche a Novembre eravamo in un periodo poco felice ma poi abbiamo ripreso il largo. E’ un campionato difficile e la classifica è molto corta”.

Forte – “Ha delle qualità importante, siamo contentissimi che si sia sbloccato. Può darci una grandissima mano”

Talia: “Grande prova del gruppo, felice di dare il mio contributo”

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Benevento – Terza presenza in campionato per Angelo Talia, prtotagonista nel secondo tempo della sfida vinta cinque a zero dalla Strega contro il Como. Le parole del centrocampista classe 2003 ai microfoni di Ottochannel: 

Prestazione – “Abbiamo fatto una grandissima partita, dobbiamo continuare su questa strada per arrivare più in alto possibile. A Cittadella abbiamo fatto una grande partita e anche stasera ci siamo dati la mano l’uno con l’altro, i risultati si sono visti. Vogliamo la serie A, passo dopo passo ci arriveremo”

Esperienza – “Do sempre il massimo in ogni allenamento senza dire parole fuori posto, quando il mister chiama io rispondo presente. Vedo che sto avendo il mio spazio, anche se è per poco voglio dare il mio contributo”.

Ringraziamenti – “Tutti i ragazzi mi stanno dando una grande mano, ringrazio tutti dal magazziniere a tutti i giocatori. In estate fui strafelice per la convocazione in ritiro, non mi aspettavo di giocare tre partite e per questo ringrazio il presidente, il mister e tutta la società. Ho legato con tutti i miei compagni ma in particolare con Acampora e Insigne”.

Ruolo – “Posso giocare sia mezzala che mediano, gioco dove vuole il mister”. 

Le pagelle del Como – Vignali e Solini un disastro, male anche Facchin

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Benevento – Il Como rimedia un pesante 5-0 al Ciro Vigorito in una serata stregata fin dai primi minuti. Le pagelle dei lariani: 

Facchin 4,5: Non intuisce i due rigori (centrali), nulla può sul sinistro chirurgico di Insigne. Da censura l’intervento sul sinistro di Acampora.

Vignali 4: Pasticcia con la palla e poi stende Foulon procurando il rigore del raddoppio giallorosso. Poi si addormenta sul cross di Acampora da cui nasce il 4-0.

Bertoncini 5: Ammonito per un fallaccio su Insigne, gioca con l’incubo del secondo giallo in una notte stregata per l’intero reparto

Solini 4: Due gialli in cinque minuti portano a un rigore e a un rosso che rovinano i piani del Como. Malissimo.

Cagnano 5: Insigne si accentra senza pressioni, non pervenuto al cross.

Peli 5,5: Poco più di un quarto d’ora senza farsi notare (17’pt Nardi 5,5: Quando entra la partita è già in salita) 

Arrigoni 5: Prima Tello e poi Acampora stravincono il duello con lui. (25’st Ciciretti 5,5: seconda volta stagionale al Vigorito e nuova bordata di fischi).

Bellemo 5: A lui spettano i compiti in cabina di regia, che sofferenza lì in mezzo. (11’st Kabashi 5,5: Entra col Benevento in completa gestione)

Blanco 6: Sullo zero a zero ha un’ottima chance per il vantaggio ma trova un attento Paleari. Ammonito dopo tre minuti, è uno dei sacrificati da Gattuso dopo il rosso a Solini. (17’pt Scaglia 5,5: Salva di testa sulla linea il possibile 5-0 di Insigne. SI fa male e lascia la squadra in nove: Gattuso non aveva più cambi a disposizione)

Gliozzi 5: Battaglia senza speranze con i difensori giallorossi (11’st iovine 5,5: vedi Kabashi)

Gabrielloni 5: Non la prende praticamente mai.

All. Gattuso 5: Gli episodi in avvio condizionano pesantemente il suo piano partita, ma il Benevento di stasera avrebbe comunque avuto qualcosa in più anche in parità numerica

QUI LA CRONACA DELLA PARTITA

QUI LE PAGELLE DEL BENEVENTO

Le pagelle del Benevento – Forte fa lo squalo, Acampora domina

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Benevento – Il Benevento supera 5-0 il Como al Ciro Vigorito e conquista la seconda vittoria consecutiva dopo il successo con il Cittadella

Paleari 6: Il Como di tanto in tanto si fa vedere dalle sue parti ma lui è sempre attento nell’intervento. Si prende solo un rischio in disimpegno su Gliozzi nel primo tempo.

Letizia 6: Caserta lo tiene basso e lui non commette errori né corre rischi particolari (11’st Brignola 6: Ce la mette tutta per incidere, sfortunato nella bella azione personale che lo vede protagonista al calare del match)

Glik 6: Serata da spettatore non pagante

Vogliacco 6: Pochi compiti da sbrigare, la gara si mette subuto in discesa

Foulon 6,5: Propositivo, si procura il rigore del due a zero concedendosi varie scorribande e sfiorando anche la gioia personale

Ionita 6,5: Prestazione ordinata, farcita di inserimenti potenzialmente pericolosi. Copre le spalle a Insigne con grande efficacia (1’st Calò 6: Tiene in ghiaccio il pallone, per stasera può bastare)

Acampora 7: Gara da dominatore del centrocampo avvalorata da un gol più che meritato dopo aver propiziato il 4-0 di Forte. Ogni volta che tocca palla il Como va in apprensione. (20’st Talia 6: Conferma personalità e intelligenza tattica)

Tello 6,5: Impeccabile in copertura e sempre pronto a dare una mano a compagni di reparto ed esterni. (20’st Lapadula 6: Venticinque minuti per timbrare il suo ritorno. Zero occasioni, più applausi che fischi. Il Benevento ritrova un giocatore importante)

Insigne 7: Al rigore trasformato con personalità abbina il sinistro del 3-0 che chiude di fatto la partita. Sfiora la tripletta, Scaglia salva di testa sulla linea. (20’st Sau 6: Entra poco nel vivo dell’azione ma quando fa il suo ingresso la gara è già in porto)

Improta 6: Il suo consueto dinamismo si rivela determinante soprattutto nella prima mezz’ora, quando il Benevento indirizza la partita sui binari giusti anche grazie alle sue iniziative sull’out mancino.

Forte 7: Primi gol e prima doppietta in giallorosso. Freddo dal dischetto dopo essersi procurato il rigore, è uno ‘squalo’ nel raccogliere la respinta del palo nella ripresa.

All. Caserta 6,5: Il Benevento non fallisce l’approccio andando a cercare con tutte le sue forze gli episodi che decidono la partita. Buone indicazioni dal centrocampo in vista dei due confronti play off con Perugia e Cremonese, anche se la superiorità numerica agevola i compiti.

QUI LA CRONACA DELLA PARTITA

Benevento tutto facile col Como: la Strega concede il bis e rivede la vetta

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Benevento – Tutto facile, probabilmente anche troppo. Il Benevento bissa il successo con il Cittadella e prosegue la propria marcia verso il pieno recupero dopo il periodo di appannamento. La formazione di Fabio Caserta supera agevolmente il Como al “Ciro Vigorito” facendo il pieno di fiducia in vista delle delicate gare con Perugia e Cremonese. La Strega, nel frattempo, si ritrova a soli quattro punti dalla vetta occupata dalla Brescia. Il segnale di un campionato ancora aperto, a patto di proseguire sulla strada intrapresa negli ultimi 180 minuti.

La partita – Approcci diversi per i due tecnici. Caserta conferma in blocco l’undici di Cittadella, il rientrante Lapadula si accomoda in panchina. Gattuso, invece, fa turnover, lasciando fuori l’ex Parigini, Cerri e La Gumina.

Nonostante i cambi, i lariani impattano bene alla gara creando la prima grande occasione dopo soli otto giri di lancette. Blanco riceve palla da destra, controlla in area e calcia trovando la presa a terra di Paleari. All’11’, però, la svolta. Il var richiama l’arbitro Marini per un fallo di mano di Solini su tiro di Forte. Calcio di rigore e secondo giallo per il difensore, dal dischetto lo “Squalo” non sbaglia trovando la prima rete in giallorosso. L’episodio cambia l’inerzia della contesa e i padroni di casa sfiorando il raddoppio con Insigne. Gattuso ridisegna il Como ma il protagonista continua a essere il var. Questa volta la segnalazione arriva sul contatto tra Foulon e Vignali, secondo calcio di rigore trasformato questa volta da Insigne. La gara si mette in discesa per il Benevento che rischia, tuttavia, su un’incursione a sinistra di Gabrielloni, conclusione fuori bersaglio. Sventato il pericol, i giallorossi tornano padroni del gioco, controllano la sfera e non rischiano nulla, trovando anche il tris ancora con Insigne. Punizione di Acampora respinta dalla difesa ospite, sinistro al volo dell’esterno napoletano dai venti metri e palla all’angolino. Gol che potrebbero essere quattro all’intervallo, se il destro di Foulon non si infrangesse contro i cartelloni pubblicitari. 

Nella ripresa il copione non cambia, c’è solo il Benevento in campo. Trascorrono quattro minuti e il bottino della Strega aumenta: il cross di Acampora dalla destra impatta contro il palo, Forte è lesto a ribadire in rete arrotondando il punteggio. Parte la girandola di cambi ma è Insigne a sfiorare la tripletta, cancellata da Scaglia sulla linea di porta. A gonfiare la rete, allora, ci pensa Acampora con un missile dalla distanza che piega le mani di Facchin. Un Benevento sul velluto che accoglie il ritorno in campo di Lapadula, schierato in coppia con Forte. La serata nera del Como, se mai ce ne fosse bisogno, si conferma quando Scaglia è costretto a uscire per infortunio, lasciando i suoi in nove. Il resto della gara è solo l’attesa del triplice fischio.

Benevento-Como 5-0

Reti: 12’pt Forte (rig.), 21’pt Insigne (rig.), 38’pt Insigne, 4’st Forte, 17’st Acampora

Benevento (4-3-3): Paleari; Letizia (11’st Brignola), Glik, Vogliacco, Foulon; Ionita (1’st Calò), Acampora (20’st Talia), Tello (20’st Lapadula); Insigne (20’st Sau), Forte, Improta. A disp.: Muraca, Manfredini, Gyamfi, Petriccione, Masciangelo, Pastina, Barba. All.: Fabio Caserta

Como (4-4-2): Facchin; Vignali, Bertoncini, Solini, Cagnano; Peli (17’pt Scaglia), Arrigoni (25’st Ciciretti), Bellemo (11’st Iovine), Blanco (17’pt Nardi); Gabrielloni, Gliozzi (11’st Kabashi). A disp.: Bolchini, Zanotti, Parigini, La Gumina, Cerri, Ioannou, Bovolon. All.: Giacomo Gattuso

Arbitro: Valerio Marini di Roma 1

Assistenti: Fabio Schirru di Nichelino e Luigi Lanotte di Barletta

IV uomo: Salvatore Longo di Paola

Var (AVar): Federico Dionisi de L’Aquila (Niccolò Pagliardini di Arezzo)

Ammoniti: Talia per il Benevento, Blanco, Solini, Bertoncini per il Como

Espulsi: all’11’pt Solini per s.a.

Note – Spettatori: 2.195 (di cui 48 ospiti). Recupero: 2’pt, 0’st

Europa League, Xavi carica il Barcellona: “Col Napoli come una finale”

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“Il Napoli domani è più difficile da affrontare, gioca in casa e farà pressing, sarà un match di grande intensità, una guerra di calcio per dominare il possesso palla. Ma noi cercheremo la vittoria con coraggio, al Maradona ce la giochiamo come una finale“. Dopo l’1-1 di Barcellona, Xavi arriva determinato a Napoli per giocarsi fino in fondo i sedicesimi con il Napoli dopo l’1-1. Il suo Barca è pronto a dare tutto per “una partita che ha il sapore della Champions visto anche il livello del Napoli, della sua classifica, del tecnico e dei giocatori“, dice Xavi. Xavi è alla guida del suo Barca dall’inizio di novembre, è tornato in panchina dopo anni vissuti da star del centrocampo, e ora sta dando ai blaugrana la sua impronta: “Siamo motivati – spiega – abbiamo voglia di dare dimostrazioni in campo e utilizzeremo il nostro stile, abbiamo avuto dei miglioramenti e siamo sulla strada giusta. Se potessi scegliere preferirei giocare bene e vincere, ma il buon gioco ha come conseguenza sempre un buon risultato. Abbiamo giocato molto bene col Valencia, con il Villarreal, il Siviglia, l’Atletico Madrid. Siamo in una fase ascendente, ma ciò che vale sono i risultati e le sensazioni sono buone. In campo dobbiamo saper creare un modello di gioco, con le triangolazioni, la linea difensiva alta, sfruttare gli ampi spazi. Domani sarà un test per vedere a che punto siamo, se siamo una buona squadra anche se manca ancora un po’ per tornare a essere quelli di un tempo, dobbiamo recuperare tutto per tornare al livello top europeo e ci manca ancora qualcosa”.

La voglia però resta di passare il turno e farlo al Maradona: “E’ un onore – dice Xavi – giocare qui. E’ stato un calciatore riferimento per tutti, ancora oggi guardiamo i suoi video e ci emozioniamo. A Barcellona poi c’è stato Messi, altrimenti sarebbe lui il migliore di tutti i tempi. Ma lo è stato nella sua epoca e sarà un onore giocare qui”

L’impianto di compostaggio a San Giovanni a Teduccio non sarà una passeggiata: solo a parlarne, già è dovuta intervenire la Polizia

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NAPOLI – Emilia Leonetti: giornalista, presidente dell’associazione VivoaNapoli.
 
“Fin dalla sua fondazione, nel 2012. Una trentina di soci”.
 
Con quale scopo sociale?
 
“Accompagnare con la partecipazione dei cittadini le trasformazioni della città”.
 
Fare rete.
 
“Intendere la cultura come cura di sé e, di conseguenza, del territorio che abitiamo”.
 
Vita associativa.
 
“Organizziamo conferenze, incontri tematici. Cerchiamo di approfondire i temi e di fare da ponte tra la politica e la città”.
 
Esempi.
 
“Abbiamo fatto più incontri sul futuro dell’ex area Nato a Bagnoli, del molo San Vincenzo e del Pan, il museo per il quale abbiamo avanzato all’amministrazione un nuovo modello di gestione”.
 
Sabato 19 febbraio, invece, eravate a San Giovanni a Teduccio.
 
“Al Cultural Hub Art33, per parlare del futuro dell’area orientale”.
 
Fino a quando…
 
“Fino a quando hanno fatto irruzione in sala quattro, cinque rappresentanti del Comitato contro il biodigestore, tutti sulla cinquantina. E abbiamo dovuto interrompere la discussione”.
 
La libertà non è star sopra un albero/non è neanche il volo di un moscone/la libertà non è uno spazio libero/libertà è partecipazione.
 
“Quanto sono belli e veri questi versi di Giorgio Gaber”.
 
Sennonchè…
 
“Sennonchè, a Napoli, non si è molto abituati alla partecipazione”.
 
Che è successo?
 
“Per la prima ora dell’incontro è filato tutto liscio”.
 
Chi erano i relatori?
 
“Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità Portuale; Sandro Fucito, presidente della Municipalità San Giovanni, Barra, Ponticelli; Luigi Napolitano, della consulta delle associazioni e l’assessore all’ambiente, Paolo Mancuso”.
 
Tema dell’incontro?
 
Area orientale di Napoli: quale trasformazione. Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni. Sala piena, nel rispetto delle norme anti-Covid”.
 
Alcune persone sono rimaste fuori.
 
“Sì, sotto il controllo di una pattuglia della Polizia. Ma, a un certo punto, gli agenti ci hanno fatto presente che era meglio far entrare in sala tutti quelli del Comitato contro il biodigestore”.
 
Alcuni già erano in sala.
 
“E si sono comportati benissimo: facendo domande e avendo risposte dall’assessore Mancuso a proposito dell’impianto di compostaggio che l’amministrazione ha intenzione di costruire a Ponticelli”.
 
I loro compagni, invece?
 
“Quando li abbiamo fatti entrare, hanno cominciato ad urlare e a fare in modo che la manifestazione che avevamo promosso si interrompesse”.
 
L’assessore Mancuso che ha fatto?
 
“Dopo un pò, è dovuto andare via. Ma siamo andati via tutti: noi organizzatori, i relatori e chi stava ascoltando”.
 
Vorrei essere libero come un uomo/come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia/e che trova questo spazio/solamente nella sua democrazia.
 
“E invece nessuna regola democratica è stata rispettata”.
 
Come è andata a finire?
 
“La Polizia ha portato i più esagitati di nuovo fuori dalla sala. Ma l’evento si è chiuso lì”.
 
Dopo i disordini per l’inceneritore di Acerra, dopo gli atti di teppismo di Pianura: anni dopo, si rischiano ancora le stesse scene.
 
“A Napoli non siamo abituati a un confronto civile”.
 
Secondo lei, ci possono essere pressioni della camorra per non costruire l’impianto di compostaggio nell’area orientale?
 
“Questo non lo so. Ma sabato c’era la Polizia e non credo che fossero persone pilotate. Del resto, l’incontro non era nemmeno incentrato tutto sul biodigestore. Ma sullo sviluppo del quartiere e della città”.
 
Ci è rimasta male.
 
“L’avevo detto all’inizio dell’incontro: era un’occasione, una prima occasione di confronto tra cittadini e istituzioni”.
 
Non è stata una cena di gala.
 
“Nell’area orientale di Napoli, il 31% dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni non studia né lavora”.
 
E lei cosa vorrebbe fare per loro?
 
“Con l’associazione ci proponiamo di agevolare nuove occasioni di sviluppo, nuove opportunità di lavoro”.
 
San Giovanni, con l’Academy, è il fiore all’occhiello di Manfredi rettore.
 
“Anche per questo abbiamo creduto giusto avviare un confronto. In quel quartiere, l’amministrazione punta a importanti trasformazioni urbane: l’apertura al mare, il recupero dell’ex Corradini…”
 
Tutte chiacchiere per i contestatori.
 
“Ho capito che hanno paura. Vedono solamente i pericoli cui possono andare incontro in un territorio già martoriato dal punto di vista ambientale: in tanti si sono ammalati”.
 
Il Comune ha assicurato che l’impianto di via De Roberto, come quello di via del Riposo, non sarà inquinante. Anzi: andrà a riqualificare un’area che ad oggi è nel degrado e sì pericolosa.
 
“Non si fidano”.
 
E come ci si può confrontare con chi non si fida?
 
“Io, anzitutto, rafforzerei il primo presidio istituzionale che le persone trovano sulla loro strada: la Municipalità”.
 
Lunga e tortuosa è la strada della democrazia.
 
“Bisogna moltiplicare i luoghi di confronto: è l’unica per uscirne vivi”. 

Il cuore grande di Pomigliano: gara di solidarietà per una famiglia afghana

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Da qualche giorno vivono tutti a Pomigliano dopo una rocambolesca fuga dall’Afghanistan e l’intervento decisivo dell’amministrazione comunale locale che con la collaborazione della Farnesina per assolvere a tutte le pratiche burocratiche necessarie, è riuscita a portare in città, sani e salvi, un giornalista, scrittore ed attivista afghano e tutta la sua famiglia.

Esito felice di una vicenda che ha avuto inizio circa 6 mesi fa. Doveva infatti prendere parte lo scorso settembre al FLIP, il Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco, ma in Afghanistan la situazione geo politica con l’arrivo dei talebani è precipitata e lui Najeeb Farzad, giornalista e scrittore afghano, attivista, responsabile della Asian Culture House, nonché tra i protagonisti del progetto Afghan Human Rights Home dal 2009, non solo non ha potuto prendere parte alla manifestazione letteraria in provincia di Napoli, ma si è dovuto nascondere dai talebani con tutta la famiglia: moglie, due figli e madre anziana.

Najeeb Farzad avendo aiutato negli anni i giovani attivisti e gli artisti di Kabul a continuare i loro sogni come creativi per sostenere la democrazia era ovviamente in forte pericolo di vita sia lui che la sua famiglia. Il suo grido d’allarme è stato raccolto proprio dagli organizzatori di FLIP ed in particolare da Ciro Marino, editore della casa editrice indipendente Wojtek Edizioni nata proprio a Pomigliano, e dalla locale amministrazione comunale che si è subito attivata con la Farnesina per avviare l’iter per portare in salvo in Italia e in particolare a Pomigliano d’Arco, Farzad e la sua famiglia.

«Appena Ciro Marino ci ha girato l’sos di Najeeb Farzad – racconta il sindaco di Pomigliano d’Arco, Gianluca Del Mastronon ci abbiamo riflettuto neanche un secondo ed abbiamo interessato immediatamente la Farnesina per fare in modo che lui insieme a tutta la sua famiglia potessero essere portati in salvo in Italia e noi li avremmo accolti volentieri nella nostra città». Najeeb Farzad, nel frattempo, dopo aver percorso a piedi centinaia di chilometri tra le montagne era riuscito da solo a raggiungere il Pakistan, per poter studiare una via di fuga sicura per poi portare in salvo tutta la sua famiglia. Tornato poi indietro in Afghanistan insieme a moglie, due figli e madre, percorrendo gli stessi sentieri è riuscito a trovare riparo in Pakistan. Qui dalla Farnesina era già stata attivata l’ambasciata italiana per far ottenere il visto per tutti e cinque i componenti della famiglia in modo da poter poi volare verso l’Italia.

«Anche in Pakistan – spiega Del Mastrola situazione non è stata semplice per loro che nel frattempo avevano trovato riparo in una città al confine con l’Afghanistan dove però non si sentivano ancora al sicuro. Riusciti a farli trasferire ad Islamabad li abbiamo messi in contatto con la nostra ambasciata». Nel frattempo, la macchina della solidarietà si muoveva a Pomigliano d’Arco. L’amministrazione comunale ha innanzitutto ottenuto attraverso il parroco della Chiesa di San Felice in Pincis di Pomigliano, Don Peppino Gambardella, la disponibilità di un appartamento della curia. Appartamento che è stato rimesso a nuovo con l’ausilio dell’ufficio tecnico comunale.. Sono stati anche attivati i servizi sociali in modo da poter predisporre tutto l’aiuto possibile e fare anche in modo che i due bambini al loro arrivo potessero frequentare la scuola con la collaborazione della dirigente dell’istituto comprensivo “D’Acquisto-Leone” di Pomigliano d’Arco, Tiziana Rubinacci.

«Ancora una volta Pomigliano – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali, Salvatore Espositodimostra di avere un cuore grande nella speranza di un futuro di pace senza violenze e soprusi e di diritti uguali per tutti». Inoltre, Ciro Marino, l’editore di Wojtek Edizioni e proprietario della libreria Wojtek a Pomigliano ha dato la disponibilità per un lavoro con quest’ultima. «Abbiamo anche da subito avviato una raccolta fondi – racconta ancora il sindaco di Pomigliano d’Arco, Gianluca Del Mastroper poter acquistare i biglietti d’aereo per tutta la famiglia. E devo dire che anche in questo caso la città di Pomigliano d’Arco ha risposto alla grande, tanto che abbiamo raccolto il doppio dei soldi che servivano e racimolato quindi anche una somma di denaro utile per le prime esigenze della famiglia di Farzed una volta giunti qui a destinazione». 

E così pochi giorni fa, dopo aver superato ulteriori difficoltà di ordine burocratico, l’intera famiglia Farzad è arrivata a Pomigliano d’Arco, accolta in Municipio dal sindaco Del Mastro e da tutti coloro che hanno partecipato a questa gara di solidarietà. «Sono enormemente grato alla città di Pomigliano d’Arco ed alla Farnesina – le prime parole del giornalista-scrittore attivista Najeeb Farzad al sindaco Del Mastro – di aver salvato me e la mia famiglia. In Afghanistan rischiavamo seriamente la nostra incolumità, proprio per la mia opera di attivista nel Paese. Abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa e davvero non finiremo mai di ringraziare tutti per averci soccorsi ed aiutati come mai ci saremmo attesi».

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