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Rapina Napoli, Borrelli: “Errore il corteo di oggi per Ugo Russo”

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Napoli – “Nella chiesa della Cesarea venerdì si sono celebrati i funerali di Patrizia Petrone, deceduta dopo sette mesi in seguito a una rapina. Tra gli autori un 16 enne ancora in attesa della sentenza di primo grado, che adesso dovrà rispondere di omicidio e un 19 enne condannato solo a sette anni. Tanto vale al momento la vita di una donna innocente. Queste sono le persone per le quali vorremmo si organizzassero manifestazioni celebrative, per queste vittime innocenti vorremmo che si chiedesse giustizia”. E’ quanto sottolinea Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.

Ma invece succede il contrario – rileva – oggi c’è stata una manifestazione (con tanto di manifesto in cui i carabinieri appaiono armati di pistola mentre i baby rapinatori tentano di fermarli) in memoria di Ugo Russo, il piccolo delinquente ucciso in seguito al tentativo di mettere a segno una rapina, al quale Zerocalcare, il celebre fumettista, ha addirittura dedicato il suo ultimo lavoro trasformando le forze dell’ordine nei “cattivi” (disegnati come brutti ceffi) e i criminali in “angeli” (disegnati come bravi ragazzi sorridenti e innocenti) anche quando legati alla camorra. E le vittime? E’ un errore celebrare i delinquenti, si offende la memoria delle vittime e si mitizza uno uno stile di vita violento, senza regole e irrispettoso del prossimo”. “I criminali – prosegue Borrelli nella sua analisi – vanno condannati duramente e messi di fronte alle loro responsabilità, invece di ricorrere ad attenuanti e alibi di vario genere. Devono pagare per avere contezza di ciò che hanno fatto perché sappiano che la vita ha un valore immenso compresa la loro e non va buttata come fa chiunque viva nel crimine e nella violenza. Una cosa è chiedere un giusto processo altro è utilizzare questa tragedia per promuovere modelli criminali”.

Rapina a Napoli, il papà di Ugo Russo a due anni dall’omicidio: “Chi ha visto racconti”

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Napoli – “Lo chiedo alle persone perbene che abitano qui, due anni fa mio figlio ha sbagliato ma è stato ucciso, se avete visto cosa è accaduto è il momento di raccontarlo, anche in forma anonima”. E’ l’appello di Vincenzo Russo, il papà di Ugo, il baby rapinatore ucciso due anni fa a via Orsini, a Napoli, a due passi dal mare di Santa Lucia, da un carabiniere in borghese che reagì al tentativo di rapina. Una morte che non ha ancora portato all’inizio di un processo e in ricordo della quale alcune centinaia di manifestanti si sono ritrovati oggi a Napoli. Prima a Largo Berlinguer e poi di lì in marcia fino al luogo della morte del 15enne, in via Orsini. Ed è stato qui che ha preso il megafono il papà di Ugo Russo.

Siamo di nuovo in piazza – ha detto Vincenzo Russo – perché vogliamo la verità su quella sera, capire se mio figlio poteva essere messo a confronto con l’errore che stava commettendo e scontare una pena senza essere ucciso. Non vogliamo essere contro qualcuno ma sapere la verità. Se un quindicenne commette un errore ma l’altra persona non sta più in pericolo, basta, si deve arrestare non sparare. Questa persona non si doveva difendere, noi sappiamo che non si è difeso. Poi sarà la giustizia a dirci come è andata”. Insieme a Russo tanti attivisti, tanti giovani che hanno appreso la storia del 15nne e hanno deciso di spingere per capire la verità in un’inchiesta che è ancora in corso:

I nostri legali – spiega Russo – ci dicono di avere pazienza, che la Procura sta facendo il suo lavoro per capire quello che è successo davvero quella sera“.

Ai manifestanti si è unito anche Zerocalcare, il fumettista romano che ha approfondito la storia di Ugo Russo e ha dedicato a lui un fumetto che stasera è stato appeso al muro nel luogo della morte del giovane.

Un fumetto – racconta unendosi al corteo – che ho fatto per cercare di smuovere le acque e accertare la verità sull’omicidio di Russo. In una città in cui la storia ci parla di Davide Bifolco, Luigi Cajafa e ora Russo, storie che hanno una specificità napoletana. Lo abbiamo visto in questo periodo anche nella rivolta in carcere a Santa Maria Capua Vetere, durante il Covid, venuta fuori nei video in cui i detenuti venivano picchiati. Ma anche i casi di Cucchi, Aldrovandi e tanti altri ci parlano di un Paese in cui gli abusi in divisa esistono e sono difficili da far emergere perché subito dopo vengono fuori lungaggini, opacità che fanno diventare difficile la verità di queste cose“.

In corteo sfilano fino alla fine i genitori di Ugo Russo alla ricerca della verità: “Dopo questi questi due anni – spiega papà Vincenzo – non ho più niente dentro, abbiamo altri figli e viviamo per questo, ma io e mia moglie ci siamo spenti quella sera insieme con nostro figlio. Oggi siamo qui perché la nostra battaglia resta, come è successo a mio figlio può succedere ad altri, come è successo già ad esempio a Davide Bifolco, scambiato per qualcun altro dalle forze dell’ordine e ucciso. Io oggi – conclude – sento la vicinanza di una parte di Napoli e meno male che ci sono queste persone che ci danno tanta forza moralmente e psicologicamente”.

Guardia, l’amministrazione: “Falsità e cattiveria dell’opposizione fanno retrocedere la comunità”

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Guardia Sanframondi (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dell’amministrazione comunale di Guardia Sanframondi.

“Cari concittadini, è purtroppo questo il modo con cui il gruppo di opposizione “ Guardia sei tu” alimenta il dibattito politico-amministrativo nella nostra comunità.
Fin dai primi giorni del nostro mandato ci hanno provocato, volendo indurci a scendere nel campo della sterile polemica e dello scontro. Non li abbiamo assecondati, non abbiamo accettato la sfida mantenendo fede all’impegno assunto in campagna elettorale. I cittadini, infatti, hanno ritenuto opportuno sostenere un cambiamento sostanziale, attraverso il confronto e la libera partecipazione democratica.
L’Amministrazione Comunale, ed è sotto gli occhi di tutti, sta operando in tal senso, anche con il silenzio, non rispondendo agli attacchi e alle accuse pur consapevole che questo potrebbe essere letto come accettazione di eventuali responsabilità.
Non vogliamo incamminarci nel percorso della logica di chi ha ragione e di chi ha torto. Guardia ha bisogno di camminare insieme.
Individuare responsabilità non serve a nulla. Noi non l’abbiamo fatto, e tante sarebbero le cose su cui riflettere. Siamo stati chiamati ad amministrare e lo vogliamo fare guardando avanti, cercando il confronto con tutti, facendo tesoro dei giusti suggerimenti disinteressati.
Come non ricordare l’accusa, rivoltaci quando sono caduti alcuni rami dei cipressi al cimitero, di non rispettare neanche i nostri cari defunti perché non avevamo proceduto alla manutenzione! Erano passate poche settimane dal nostro insediamento, dimenticando che per 10 anni avevano loro amministrato questo paese!
QUANTA FALSITA’ E CATTIVERIA.
E l’elenco potrebbe essere lungo.
QUANTA FALSITA’ E CATTIVERIA nel dire che l’Amministrazione in carica vuole ridurre al lastrico l’economia guardiese, non affidando alle imprese locali gli appalti dei lavori (ma di questo oggi non ne parliamo).
Tecniche queste messe in campo per minare la pur difficile creazione di un clima nuovo in cui il rapporto tra amministratore e cittadino non è più vissuto nell’ottica tra chi comanda e chi deve rispettare. Un metodo trasparente che vuole consegnare Guardia ai guardiesi, senza cadere nelle logiche ingiuste del passato.
Purtroppo l’atteggiamento del gruppo di opposizione va in tutt’altra direzione. Dividere, fortemente dividere, la nostra Comunità.
QUANTA FALSITA’ E CATTIVERIA quando si vuole individuare nell’operato di quest’ Amministrazione la causa di una ipotetica non formazione di una classe alle scuole superiore. Questo è già accaduto con la passata Amministrazione e la scuola non ha chiuso.
L’Amministrazione, in sintonia d’intenti con la Dirigenza scolastica, ha lavorato e sta lavorando concretamente, anche nella considerazione che le iscrizioni saranno definitive nel prossimo mese di giugno sic!. Perciò siamo pronti al confronto e non agli annunci autolesionisti.
Ed ancora, QUANTA FALSITA’ E CATTIVERIA contenuta nell’ultimo volantino dell’opposizione in cui ci viene addebitata la perdita del finanziamento per la ristrutturazione dell’edificio delle scuole elementari.
Per la verità, l’ultimo volantino prodotto dall’opposizione (che andrebbe quotidianamente interrogata per i 10 anni di trascorsa amministrazione), merita una risposta cosi da consentire ai cittadini la reale conoscenza dei fatti e anche per tutelare il lavoro di chi con noi collabora sul piano amministrativo.
PASSIAMO AI FATTI.
Il 24.07.2018 la vecchia Giunta Comunale in carica approvava con propria delibera n. 85 lo studio di fattibilità (redatto dall’ufficio tecnico comunale) per l’intervento di ristrutturazione ed adeguamento dell’edificio scolastico delle scuole elementari per un importo di € 1.475.000,00, il cui decreto di finanziamento era stato pubblicato sulla G.U. del 20.02.20218.
Tale decreto prevedeva che l’aggiudicazione della progettazione esecutiva degli interventi e la successiva aggiudicazione degli stessi avvenisse , almeno in via provvisoria, entro 18 mesi dalla pubblicazione del decreto. Entro quindi il 14.08.2019.
Non avendo il comune di Guardia un proprio ufficio tecnico di progettazione con determina n. 468 del 10.09.2018 decideva di indire gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura avvalendosi della Stazione Unica Appaltante istituita presso la provincia di Benevento.
In data 3 ottobre 2018 la Stazione Unica Appaltante – SUA – indiceva procedura di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura fissando al 19.11.2018 la scadenza per la ricezione dell’offerta.
In data 19.11.2019 veniva redatto il verbale di aggiudicazione della gara, successivamente comunicato al Comune di Guardia Sanframondi il 24.09.2020, vale a dire il giorno successivo all’insediamento di questa nuova Amministrazione.
E’ evidente che i ben 17 mesi dall’indizione della procedura di gara andavano oltre il termine fissato originariamente dal decreto di assegnazione, precisamente il 14 agosto 2019, determinando, in tal modo, la perdita del finanziamento.
Ma le 3 proroghe nel frattempo intervenute fissavano una nuova scadenza al 31 ottobre 2020.
In tal modo, i termini concessi alla nuova Amministrazione sarebbero stati di appena quaranta giorni. Decisamente insufficienti! Ad un mese dai nuovi termini fissati al 31 ottobre 2020, consapevole di non poter rispettarne la scadenza e al fine di scongiurare la revoca del finanziamento, l’attuale Amministrazione, rispettivamente in data 8 e 22 ottobre 2020, inoltrava istanza al Ministero per una ulteriore proroga, indicando i motivi ostativi che non consentivano il rispetto dei termini di scadenza (31 ottobre 2020).
Infatti, entro la suindicata data bisognava procedere all’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo, alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori.
IMPOSSIBILE, quindi, RISPETTARE I TEMPI!
Successivamente, in data 19 dicembre 2020, il Ministero pubblicava in Gazzetta Ufficiale il decreto di fissazione di un nuovo termine al 31 gennaio 2021. Ancora una volta la nuova Amministrazione veniva a trovarsi nella impossibilità di rispettare il ristretto termine di scadenza.
Ciò nonostante, l’Amministrazione Comunale in carica, considerato lo stato di emergenza in atto e la possibilità da parte del Ministero di indicare una nuova scadenza, tale da consentire l’affidamento dei lavori, decideva di tentare di salvare in extremis il finanziamento e in data 28 dicembre 2020 procedeva all’aggiudicazione definitiva dei servizi di ingegneria ed architettura. Il progetto veniva consegnato in data 20 gennaio 2021 con uno sforzo da parte dei tecnici incaricati che, pur avendo a disposizione 64 giorni – così come la norma prevede -, riuscivano a depositare gli elaborati in meno di 30 giorni.
Purtroppo la speranza di una ulteriore proroga naufragava rispetto alla ferma volontà del Ministero, il quale riteneva più che sufficienti le già concesse quattro proroghe.
Il tempo a disposizione per l’aggiudicazione dei lavori era solo di undici giorni e se si considera che la Stazione Appaltante aveva impiegato oltre sei mesi tra l’indizione di gara – Ottobre 2018 – e l’aggiudicazione della stessa – Aprile 2019 -, si comprenderà l’impossibilità di evitare la perdita del finanziamento.
Il seguito è storia di questi giorni. Con il Ministero che interviene con la revoca del finanziamento e l’Amministrazione Comunale che restituisce parte dell’acconto corrisposto al netto delle somme pagate per l’elaborazione del progetto.
QUESTA E’ LA VERITA’ DEI FATTI
Se a questa verità si vuole contrapporre una rappresentazione fondata sulle falsità non possiamo che fermamente condannarla e portarla a conoscenza della pubblica opinione.
Eticamente ed amministrativamente è una modalità di confronto che non ci appartiene. Il nostro operato sarà sempre trasparente ed i cittadini avranno sempre modo di coglierne la diversità di stile e di gestione della cosa pubblica“.

Ucraina, i primi profughi di guerra arrivano a Contursi Terme

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Contursi Terme (Sa) – Arrivano nel Vallo di Diano i primi profughi ucraini in fuga dalla guerra. A darne notizia, sabato, è il Comune: “Sono arrivati, nella nostra città, i primi profughi ucraini in fuga dalla guerra.
È il momento di dimostrare loro tutta la solidarietà e l’amore di cui è capace la nostra comunità.
È necessario, perciò, avviare in tempi strettissimi una raccolta di donazioni economiche e di beni di prima necessità in loro favore.
Abbiamo organizzato, perciò, nell’aula consiliare del Comune, una riunione organizzativa per gestire e coordinare la raccolta insieme con tutti i cittadini e con tutte le associazioni disponibili a collaborare”.

Nasce il Gruppo consiliare di opposizione denominato “A Limatola per Limatola”

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Limatola (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei consiglieri Massimiliano Marotta e Giuseppe Alois.

“Oggi 26 Febbraio 2022, abbiamo comunicato al Sindaco di Limatola, al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri tutti la costituzione di un nuovo gruppo consiliare di opposizione denominato “A Limatola per Limatola”.
Il gruppo che abbiamo costituito si colloca all’interno del Consiglio Comunale con una propria identità in opposizione alla politica attuata dal Sindaco Parisi.
Il gruppo si pone l’obiettivo di promuovere nuove idee e nuovi progetti nell’esclusivo interesse di tutti i cittadini.
Il nostro sarà un percorso lineare e trasparente, aperto a chiunque creda e voglia costruire un percorso per cercare di migliorare la condizione della nostra comunità.
Siamo pronti a rilanciare l’azione politico-amministrativa nell’esclusivo interesse pubblico col fine di Progettare-Fare-Governare.
Tra gli obiettivi principali:
• Più Libertà
• Più Salute
• Più Ambiente
• Più Lavoro
• Più Servizi
• Più Economia
• Più Sociale
• Più Famiglia
• Più Comunità
• Ci proponiamo inoltre, di coinvolgere tutti coloro che vorranno mettere a
disposizione le loro competenze e il loro impegno per migliorare il nostro
paese.

Le pagelle del Perugia – Chichizola salva, Kouan disastroso

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Il Perugia di Alvini perde al Renato Curi 1-0. Le pagelle dei biancorossi dopo il ko con la squadra di Fabio Caserta: 

Chichizola 6,5: Forte lo batte con un rigore imparabile ma non riesce a superarlo a inizio ripresa, quando compie un grande intervento che tiene in vita i suoi.

Sgarbi 6: Regge il duello fisico e sfiora anche il gol anticipando Glik 

Angella 5: La prestazione non è di per sé negativa ma pesa il tocco di mano che genera il calcio di rigore trasformato da Forte. E’ l’episodio che decide la partita. 

Dell’Orco 6: Non corre rischi e si rende autore di una partita ordinata, con pochi errori. 

Falzerano 6: Vince il duello con Foulon nel primo tempo, è il più brillante dei suoi per spirito di iniziativa.

Ghion 5,5: Gioca senza strafare, Forte se lo mangia a inizio ripresa nell’azione sventata dal prodigio di Chichizola. (16’st D’Urso 5,5: Agisce da trequartista ma non offre spunti degni di nota)

Segre 5,5: Il talento non si discute ma stavolta le geometrie non sono pulite (28’st Kouan 4: Si fa espellere nel giro di dieci minuti, lascia i suoi in inferiorità numerica nel momento più importante). 

Lisi 6: Pennella sulla testa di De Luca il possibile 1-1 al 63′, Benevento salvato dalla traversa (28’st Ferrarini 6: Si piazza sulla corsia destra e impegna severamente Paleari con una botta dal limite)

Matos 5: Si vede davvero poco nell’ora trascorsa in campo (16’st Olivieri 5,5: Alvini lo inserisce per riempire l’area avversaria ma la mossa non porta frutti concreti) 

Santoro 6: Si fa vedere nel primo tempo con un bel destro che termina sul fondo. Col passare dei minuti è sempre più evanescente. (36’st Carretta s.v.: l’ultimo quarto d’ora non gli basta per incidere). 

De Luca 6: Sfortunato in occasione della traversa, la sua presenza a centro area è un’insidia che i difensori giallorossi riescono a sventare bene. 

All. Alvini 6: Il Perugia gioca la solita gara compatta fatta di uno contro uno. Punito da un episodio, può comunque essere soddisfatto della prestazione.

QUI LA CRONACA DELLA PARTITA

QUI LE PAGELLE DEL BENEVENTO

Le pagelle del Benevento – Paleari e Forte decisivi, Insigne egoista

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Perugia – Vittoria dal peso specifico rilevante per il Benevento che batte il Perugia e si avvicina alla zona promozione diretta. Le pagelle dei giallorossi: 

Paleari 7,5: Almeno tre grandi interventi a blindare il successo del Curi. Prima devia sulla traversa il colpo di testa di De Luca, poi respinge in corner la conclusione di Ferrarini e infine rimedia alla grande a una sua stessa indecisione con un formidabile riflesso di piede. 

Letizia 6,5: Deve preoccuparsi delle incursioni di Lisi e lo fa bene, limitando l’esterno umbro e dando supporto all’intero pacchetto arretrato. 

Glik 7: Si piazza al centro della difesa e rigetta tutto al mittente senza soluzione di continuità. Lo anticipano De Luca e Sgarbi causando qualche brivido alla porta giallorossa, ma tira un sospiro di sollievo. 

Vogliacco 7,5: L’anticipo chirurgico nel finale è la fotografia della sua partita. Sempre sul pezzo, non c’è situazione che lo trovi impreparato. 

Foulon 5,5: Primo tempo in difficoltà su Falzerano, nella ripresa inizia meglio ma si fa (18’st Barba 7: Entra da terzino ma la sua è una presenza essenziale per riempire l’area nel finale a tutta difesa). 

Ionita 6,5: Come al solito si nota poco ma dà tanta sostanza facendosi trovare pronto sulle seconde palle e lottando corpo a corpo in ogni circostanza.

Acampora 6,5: Una piccola indecisione in avvio rischia di spalancare la porta a De Luca, ma poi sale in cattedra e prende in mano le redini del centrocampo con tecnica e sostaza. Inossidabile. 

Tello 6: Inizia con una conclusione verso la porta di Chichizola a cui fanno seguito diversi errori in appoggio. Nella ripresa, poco prima del cambio, fornisce a Forte un assist delizioso per il possibile 2-0. (7’st Lapadula 5,5: manca la condizione, come ovvio che sia. Tocca solo sei palloni)

Insigne 5: Fortunatamente la vittoria rende vano quel contropiede sciupato egoisticamente a inizio ripresa. E non è la prima volta. (18’st Brignola s.v.: resta in campo un quarto d’ora, ingiudicabile. (33’st Calò 6: non perde lucidità nonostante la pressione umbra nel finale). 

Forte 7,5: Terzo gol in due partite, il secondo dal dischetto. Sfodera una conclusione imparabile nonostante il clima rovente, poi sfiora la doppietta nella ripresa chiamando Chichizola al grande intervento dopo una bella azione personale. Negli ultimi minuti fa il difensore aggiunto. 

Improta 6: Cambia più ruoli con il solito ottimo atteggiamento. Quando c’è da sacrificarsi non si tira mai indietro, una costante. 

All. Caserta 6,5: Terza vittoria consecutiva, questa di grandissimo sacrificio. Dà un calcio al turnover, conferma la formazione che aveva battuto il Como e torna a Perugia facendo uno scherzetto alla sua ex squadra trovando tre punti che rilanciano la Strega nelle posizioni nobili della classifica. 

Cacciano segretario, Pepe presidente: il Pd sannita riparte così

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Riparte da Giovanni Cacciano il Partito Democratico sannita. L’ufficialità di una notizia ormai certa da qualche settimane – era l’unico candidato in campo – è arrivata questo pomeriggio da Molinara, sede del congresso provinciale dei Dem. Pronostici rispettati, leggi qui, anche per l’altro incarico di vertice della federazione sannita: presidente è Antonella Pepe, prima donna a ricoprire questa carica nel Sannio, eletta all’unanimità. All’assise ha partecipato anche Enrico Borghi, deputato e commissario negli ultimi mesi della federazione.

Questa la nuova assemblea provinciale del Pd: Ruggiero Giuseppe Antonio, Fioretti Floriana, Anzalone Angelo, Meccariello Lucia, Capozzo Romeo, Mastrocinque Ilaria, Coduti Carlo, Rosiello Luigia, De Gregorio Fernando, Mercurio Lucia, Orsillo Nicola, Cutillo Maria Giuseppina, Petruccelli Michele, Valentino Italia, Forte Gabriele, Di Santo Ornella, Ciervo Antonio, Guerrera Vittoria, De Longis Raffaele, Iannotta Ramona, Cirillo Pietro, Maturo Vincenzina Angela, Rubano Luigi, Zerillo Francesca, Tuccia Armando, Pancari Elvira, Lombardi Renato, Bottillo Annamaria, Di Paola Antonello, Sanzari Elena, Petriella Carlo, Aceto Maria, Addona Donato Francesco, Di Mezza Filomena, Velleca Luigi, Mennillo Patrizia, De Blasis Giuseppe, Camerlengo Dina, Sarno Antonio, De Vizio Gerarda, Licciardi Prisco, Bocchino Stefania, Cocca Massimo, Genito Paola, Di Lorenzo Massimo, Di Gioia Luigina, Campobasso Giovanni, Pellegrini Carlotta, Varricchio Giovanni, Pepe Antonella, Simone Raffaele, Tozzi Carmela, Ferraro Clemente, Amato Lucia, Orlacchio Carmine, Capuozzo Cristina, Mercurio Andrea, Pedicini Grazia Ermelinda, Mazzeo Renzo, Caporaso Rossella.

 

Vogliacco: “Siamo contenti, ora vogliamo prendere chi c’è davanti”

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Perugia – Alessandro Vogliacco è stato tra i migliori in campo nella vittoria giallorossa al Curi di Perugia. Le sue parole al termine del confronto ai microfoni di Ottochannel: 

Prestazione – “Siamo contenti di come è andata sia per la vittoria che per la prestazione difensiva. Non prendere gol è sempre un segnale importante per tutti noi. Abbiamo passato un momento delicato ma eravamo sicuri di uscirne e di poter tornare a dare fastidio a tutti. Vogliamo continuare così e andare a prendere chi c’è davanti”. 

Ritiro – “Quando le cose non vanno bene è utile stare insieme e riflettere sugli errori, noi lo abbiamo fatto e abbiamo chiesto alla società di stare insieme qualche giorno in più. Non ci pesa farlo, anche se ovviamente dispiace non poter vedere le famiglie. Tutto si è rivelato utile per far sì che superassimo un momento delicato”. 

Posto ‘fisso’ – “Sicuramente non fa piacere non avere la certezza del posto, siamo quattro difensori bravi e il mister valuta di gara in gara. Dobbiamo pensare più alla squadra che al singolo, vanno valutati gli obiettivi a lungo termine. Se i miei compagni stanno meglio di me sono contento che giochino loro e li supporto”. 

Verso il big match – “Ci sentiamo bene, quando vinci l’umore aiuta a recuperare prima. Quella con la Cremonese è una partita importante che va oltre l’aspetto fisico. Conteranno le motivazioni e l’intelligenza, ci teniamo ad avere l’aiuto del nostro pubblico perché con la nostra gente possiamo dare sicuramente qualcosa in più”. 

Vicinanza: “Bolletta da 100mila euro. Azienda salernitana verso chiusura”

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Salerno – “Ad un’azienda che si occupa di meccanica di precisione sono arrivate due bollette dell’energia di circa 100mila euro rispetto a quelle precedenti gli aumenti il cui valore era nell’ordine dei 35.000 euro. Questa è  una delle tante storie di imprenditori in difficoltà. E loro pensano alle poltrone…”.

Gigi Vicinanza, componente nazionale della segreteria della Cisal Metalmeccanici, denuncia così il ‘caro bollette’ che sta attanagliando diverse imprese della provincia di Salerno.

Il suo commento è durissimo: “La politica italiana è morta sono stati capaci di distruggere la nostra Patria solo per pensare a fare speculazioni economiche sulla pelle degli italiani, è vergognoso. Ora siamo arrivati alla fine e come se non bastasse distruggere le poche aziende che cercavano invano di riprendersi, i politici tutti destra e sinistra con la forza del ‘mago’ Draghi stanno dando il colpo mortale attraverso aumenti insostenibile del costo dell’energia. Stanno arrivando tantissime comunicazioni di chiusure attività. Un caso che ho affrontato sotto il profilo sindacale, a Scafati, zona nord della provincia di Salerno, riguarda l’azienda di meccanica di precisione. Mi ha buttato sotto il naso due bollette dell’energia di circa 100mila euro.
Non bastano i guai che hanno fatto sulla gestione del Covid-19. Ora  ci portano alla fine distruggendo lavoro e lavoratori portando gli Italiani alla fame. Andassero a fare altro mestiere e si vergognino tutti dal primo all’ultimo”.

 

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