- Pubblicità -
Tempo di lettura: 6 minuti

Napoli – Dobbiamo completare la campagna di vaccinazione, senza imbecillità, irresponsabilità, sapendo che è tutto nelle nostre mani. Se vogliamo richiudere l’Italia mettiamoci a giocare con il Covid“. È l’ appello alla responsabilità del governatore campano Vincenzo De Luca, lanciato a margine del giuramento di Ippocrate dei giovani medici di Napoli.
Se vogliamo portare l’Italia fuori dal tunnel – ha sottolineato De Lucadobbiamo completare la campagna di vaccinazione e la cosa è delicata perché tra dicembre e gennaio avremo anche il picco dell’influenza. Se abbiamo una ondata di influenzati avremo gli ospedali ingolfati. Il che significa ovviamente che non potremo dare assistenza ad altri nostri concittadini che hanno altre patologie. Dunque momento delicato, io sono fiducioso sinceramente. Non abbiamo avuto grandissime emergenze a Napoli e in Campania ma dobbiamo completare il ciclo di vaccinazioni,”. Se sarà un Natale libero? “Dipende dai nostri concittadini – spiega De Luca – dobbiamo preoccuparci, certo che dobbiamo preoccuparci. Siamo a 8500 positivi. C’è una soglia critica oltre la quale anche se i positivi in grandissima parte non vengono ricoverati grazie alla campagna di vaccinazione, tuttavia il contagio si diffonde”.
De Luca fa riferimento a un episodio delle ultime ore, la morte di una giovane mamma per Covid per sottolineare che la battaglia col virus non è ancora vinta: “Qualche ora fa credo sia morta una giovane mamma che era stata ricoverata quasi due mesi fa per Covid. una donna che era in gravidanza, è morto il bambino già un mese fa, è morta anche la mamma. Questi episodi drammatici ci sentono a ricordare che quando parliamo di Covid non bisogna banalizzare, ho la sensazione che molti guardino al Covid come a una influenza non è cosi. Abbiamo una aggressione per le fasce più giovani, sotto i 15 anni. Credo sia un dovere di civiltà – ha concluso – completare la campagna di vaccinazione”.

SANITA’ – Ci sarà un grande spazio nella sanità. Intanto devo ricordare che abbiamo assunto già 7mila unità nel personale del sistema sanitario regionale. Siamo usciti dal commissariamento meno di due anni fa, nel dicembre 2019, abbiamo dovuto fare una rincorsa per integrare il nostro personale dopo i dieci anni di commissariamento. Oggi avremo una grande grandissima opportunità perché dobbiamo realizzare in Campania 140 case di comunità, strutture ambulatoriali ospedaliere nei territori”. È la rassicurazione del governatore campano Vincenzo De Luca, a Napoli per il giuramento di Ippocrate dei neo dottori.
Ovviamente si aprirà una grandissima opportunità anche per i giovani laureati – sottolinea – dobbiamo lavorare molto per le scuole di specializzazione perché noi abbiamo una carenza, un problema presente in tutta italia, una carenza di alcune figure di specializzati, in modo particolare anestesisti, non ce ne è più uno, e medici disponibili a lavorare nei pronto soccorsi. Abbiamo fatto dei concorsi, in qualche caso ripetuti tre volte. Non abbiamo avuto nessun anestesista che si è presentato. Questo sta determinando criticità”.
Quanto alle lettere di licenziamento per gli operatori sanitari inviate dall’ Asl Napoli 1 De Luca osserva: “Dovete chiedere a Asl Napoli 1. Noi – ha spiegato – cerchiamo di muoverci nell’ambito di quello che le leggi dello stato ci consento di fare in questo ambito abbiamo il massimo di apertura. Ma altre cose in questo ambito non ne possiamo fare”.

NO VAX – “Non sono no vax, sono no cervello, un’altra categoria” dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca bollando le proteste di queste settimane in occasione del giuramento di Ippocrate dei medici della provincia di Napoli. “Il primo danno che fanno – ha detto De Luca nel suo intervento dal palco – è ai malati oncologici e a quelli di cuore o di diabete che se si ingolfano gli ospedali non avranno più cure. Col passare dei mesi il Covid si è banalizzato. Fino a un anno fa c’era paura pure a entrare in un ospedale“.

RISORSE – Il governatore della Campania Vincenzo De Luca denuncia uno squilibrio tra le regioni nella distribuzione dei fondi destinati alla sanità. “La settimana scorsa – dice intervenendo al giuramento di Ippocrate dei medici di Napoli e provincia – abbiamo presentato a Roma la certificazione delle spese sostenute nella lotta al Covid. Noi abbiamo certificato 520 milioni. La Lombardia 1800. Emilia Romagna e Lazio 800 circa, 300 milioni in più di noi. Ora, lungi da noi mettere becco nei conti degli altri, ma di fronte a questo squilibrio di spesa mi chiedo se sia lecito sperare in un riequilibrio tra la Campania e le altre regioni quando ci saranno da distribuire 4 miliardi di fondi europei. Sì o no? Su questo fanno finta di non sentirci“.

DEBITI – “Finche ci sarò io qui – e ci starò a lungo – non si faranno più debiti perché non ho nessuna intenzione di lasciarne a quelli che verranno dopo di me. Porcherie clientelari con me non se ne fanno più“. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca intervenendo al Giuramento di Ippocrate dei medici della Provincia di Napoli in merito alle spese della Regione in campo sanitario. “Non è che perché siamo usciti dal commissariamento – ha ricordato De Lucaora ci diamo alla pazza gioia. Sia chiaro a tutti che ospedali sotto casa qui non se ne fanno più se non si vuole ripercorrere la strada dei debiti“.

OSPEDALI – Davanti alla platea dei nuovi dottori dell’Ordine della Provincia di Napoli il presidente della Campania Vincenzo De Luca annuncia investimenti nella sanità. “Stiamo progettando una decina di nuovi ospedali – dice il governatore – a Giugliano, a Solofra, a Salerno al Ruggi, il raddoppio di quello di Nola. Tutte strutture ospedaliere all’avanguardia, in prima linea dal punto di vista del risparmio energetico. E ancora 140 case di comunità per rafforzare la medicina territoriale. Stiamo predisponendo, inoltre, un programma di telemedicina e nell’ambito degli investimenti sulle nuove tecnologie – ha concluso – una piattaforma digitale unica all’interno“.

MEDICI – “E’ importante continuare a vaccinarsi e procedere con quelle obbligatorie. Se poi c’è qualche creativo tra gli operatori sanitari che non vuole la terza dose che vada a casa“. Lo ha detto il governatore campano Vincenzo De Luca intervenendo al giuramento di Ippocrate dei neo laureati in Medicina in corso al teatro Augusteo di Napoli. De Luca ha ribadito la sua preoccupazione per i soggetti più giovani. “Temo che col picco influenzale tra dicembre e gennaio sarà difficile distinguere l’influenza normale dal Covid, ci sarà una sovrapposizione e il Santobono (ospedale pediatrico di Napoli, ndr) rischia di ingolfarsi“. Tornando alle proteste no vax De Luca ha aggiunto: “L’onda negativa della irrazionalità di queste settimane potrebbe ricadere sui bambini la cui campagna vaccinale è rallentata. Vaccinarsi non è un atto di repressione – ha ribadito – è un atto di civiltà. Non possiamo permetterci distrazioni, altrimenti è una ecatombe. E non è un caso che siamo l’unica regione che ha mantenuto l’obbligo della mascherina“.