di Giovanna Fusco
Durante questo periodo di quarantena abbiamo preso coscienza di tante cose, a cominciare dall’importanza degli affetti sinceri, fino all’intuizione di possibilità interessanti per il futuro lavorativo fino a poco tempo fa ignorate. Bisognerà ripartire e sarà molto dura, ma non certo impossibile.
Sarà opportuno scrivere un futuro diverso, attraverso una consapevolezzaanche da partedel mondo della moda sul suo impatto sociale, ambientale. Il lockdown imposto dal Coronavirus mette infatti tutto il business dinanzi alla possibilità di ricominciare basandosi su nuovi valori, in quanto l’Italia è il primo produttore di moda in Europa ed è chiaro che la ripresa di questo settore sia fondamentale. Il cambiamento radicale verso una moda guidata dal valore della sostenibilità impone alle aziende di metterci la faccia in ogni passaggio della filiera di produzione, di controllarla, di certificarla, di garantirla. Tanti sono stati e sono anche gli stilisti e i personaggi del mondodel fashionad averlo compreso, a partire da Anna Wintour, direttrice di Vogue, considerata la rivista più autorevole di monda al mondo, che tempo fa parlava proprio didover organizzare meno sfilate concentrandosi di più sulla sostenibilità. Anche Giorgio Armani, tra i primi ad aver preso misure per garantire la sicurezza durante la Milano Fashion Week di febbraio, ha scritto una lettera toccante al mondo della moda affermando quanto ad oggi sia tempo di eliminare il superfluo ridefinendo i tempi e concentrandosi sul necessario.
Tanta importanza assume il web, come anche il portale di moda e bellezza YouGlamour, nella ricerca di prodotti sostenibili: oggi come consumatori abbiamo tanto potere grazie ad esso. Si pensi al fatto di poter accedere alle informazioni consultando fonti e voci differenti; si pensi all’opportunità di poter entrare in contatto diretto con gli stessi brand per chiedere loro qualsiasi cosa. Il consumatore, attraverso i mezzi di comunicazione, può avere un duplice ruolo: informarsi, prestando attenzione alle fonti, e fare pressione sullo stesso brand, chiedendogli trasparenza. I marchi, dal canto loro, sono tenuti ad informare i consumatori: i loro messaggi devono essere veritieri, chiari e coerenti.
A tal proposito, indicando un nuovo modo di comunicare la sostenibilità, molto spesso si parla di Green Marketing, ossia la promozione di prodotti, servizi o attività descritte come ecologicamente sicure. Questo tipo di pratica nasce come risposta all’effetto nocivo dell’uomo sul pianeta e rappresenta una scelta positiva perché unisce commercio, tecnologia, effetti sociali ed ecologia. Perché si arrivi a ciò, però, bisognerebbe iniziare dai processi produttivi sostenibili e dallo smaltimento responsabile dei rifiuti per poi creare delle campagne di marketing che non solo comunichino l’interesse dell’azienda verso queste problematiche, ma che servano anche a educare i consumatori ad abitudini di consumo e di riciclaggio più sostenibili e meno dannose per l’ambiente. Se da una parte è vero che l’obiettivo del marketing è anche generare vendite, dall’altro le aziende devono tenere sempre a mente che le conseguenze, incluse quelle sociali delle loro attività, avranno delle conseguenze. Coinvolgere gli utenti nell’ideazione, progettazione e produzione del prodotto finale, inoltre, li gratifica e li fidelizza: si sentiranno infatti partecipi ed importanti per le imprese.
Viene alla luce dunque un nuovo spirito di comunità, lontano dalla sola logica del profitto e vicino alle problematiche sociali e ambientali. Si spera dunque che ci sia da parte del sistema moda un approccio diverso, dove il rispetto per il lavoratore e per le sue condizioni verranno prima di tutto, dove i prodotti saranno controllati e creati nella piena tutela dell’ambiente.
In quarantena abbiamo capito quanto il consumismo, la frenesia, il lusso, siano futili, e quanto, invece, abbiano importanza i rapporti umani e le cose più semplici. Per sopravvivere dovremo cambiare rotta, imboccare una nuova strada che, se percorsa nel rispetto di tutti, probabilmente potrà disegnare un nuovo e speranzoso futuro.
