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Buccino – “La delocalizzazione delle fonderie a Buccino metterà a rischio l’attività di valorizzazione e promozione turistica dei siti storici e dei beni archeologici presenti sui nostri territori e che rappresentano l’eccellenza internazionale della cultura”. Non usa mezzi termini ed esprime la sua preoccupazione per quanto sta accadendo nell’area del cratere salernitano dove politica e cittadini protestano contro la delocalizzazione delle fonderie Pisano nella zona industriale di Buccino, la giornalista ed assessore alla cultura del Comune di Padula, Filomena Chiappardo.  

Delocalizzazione delle fonderie di Via dei Greci a Buccino che dal 2018 vede il Comune di Buccino ed oltre 50 sindaci del territorio a sud del salernitano, stilare ed approvare delibere di consiglio comunale con votazione unanime e contraria all’insediamento delle fonderie nel cratere. Una battaglia quella delle comunità del cratere, portata avanti prima davanti ai giudici del Tar ed ora, in Consiglio di Stato, dal Comune di Buccino, dalla Comunità Montana Sele-Tanagro, dall’industria conserviera Icab spa e dall’associazione nazionale ambientalista “Difesa-Ambiente”, contro il provvedimento di annullamento, avanzato in sede giudiziaria dalla società Pisano, dall’azienda di trattamento rifiuti Buoneco srl e da Confindustria Salerno, della variante al Piano Urbanistico Comunale con la quale nel 2018, il Comune di Buccino ha trasformato l’area industriale in “distretto industriale agro-alimentare e artigianale”. Variante al Puc che ha alzato le barricate all’insediamento delle industrie potenzialmente inquinanti sul territorio e che ora è oggetto di contezioso davanti al Consiglio di Stato che deciderà le sorti della zona industriale volciena. Intanto però, in attesa dell’esito giudiziario, la società Pisano che nel 2018 ha partecipato, vincendo, ad un bando di gara per l’assegnazione dei lotti liberi siti nelle zone industriali del cratere ed indetto dal Consorzio Asi che è titolare degli opifici industriali, ha acquistato il lotto n.22 sito nella zona industriale di Buccino ed ha avvitato l’iter burocratico ai fini autorizzativi per l’insediamento delle fonderie. Novità queste ultime, che nei giorni scorsi hanno visto i sindaci di ben quattro comunità montane campane tra cui Vallo di Diano, Alburni e Sele-Tanagro e il Parco Nazionale Cilento-Diano e Alburni, “blindare” ulteriormente il territorio votando ed approvando un deliberato di contrarietà all’insediamento delle fonderie a Buccino e l’apertura di un tavolo istituzionale-civico permanente per il monitoraggio della zona industriale volceiana.   

Contrarietà alle fonderie nel cratere, che ribadisce anche l’assessore alla cultura del comune di Padula- “la candidatura della città di Padula al titolo di capitale italiana della cultura-sottolinea Chiappardo-traccia la strada verso ciò a cui il nostro territorio deve puntare e cioè alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione dei beni storici e culturali. Solo con uno sviluppo sostenibile improntato in questa ottica-aggiunge-la tutela del territorio assumerà una maggiore forza. La visione del domani-chiosa l’assessore Chiappardo che esprime-solidarietà al sindaco di Buccino e alla comunità volceiana impegnata nella battaglia anti-fonderie, è legata ad uno sviluppo sostenibile rivolto oltre alla tutela del patrimonio naturalistico e delle sue bellezze, al museo archeologico nazionale di Buccino e alla certosa di Padula quali veri protagonisti del rilancio economico delle aree interne. Uno sviluppo sostenibile-conclude l’assessore- che ora viene messo in discussione dalla delocalizzazione delle acciaierie in un territorio a forte vocazione agricoltura e con importanti tradizioni storiche e culturali”.