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Salerno – I lavoratori delle Fonderie Pisano, che da qualche giorno hanno la certezza che la loro fabbrica a Fratte non riaprirà, hanno inscenato una significativa protesta sotto i portici del Comune stracciando le tessere elettorali. Poco dopo il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’assessore all’Ambiente Angelo Caramanno e alcuni consiglieri comunali di maggioranza hanno ricevuto nell’ufficio del Primo cittadino una delegazione accompagnata dalla sindacalista della Fiom Cgil.
Il sindaco ha detto: “Ho messo in viva voce la conversazione con gli assessori regionali Amedeo Lepore (Attività produttive) e Sonia Palmeri (Lavoro) perché tutti potessero ascoltare. Le maestranze delle Fonderie vivono un momento di dramma occupazionale gravissimo e perdere anche solo un posto di lavoro sarebbe una sconfitta per tutti. L’AIA è stata revocata dalla Regione Campania per inadempienze gravi da parte dell’azienda e ora l’impianto è fermo. La nostra stella polare resta la salute dei cittadini coniugata alle problematiche occupazionali: con gli assessori regionali abbiamo concordato una riunione a brevissimo per capire quali possono essere gli interventi di Regione e Ministero per garantire il prosieguo di attività produttive dislocate altrove e, quindi, il lavoro. Siamo vicini alle maestranze a cui non faremo loro mancare il supporto ma la delocalizzazione è ipotesi imprescindibile: il Puc prevedeva la premialità per il trasferimento ma quell’opportunità non è stata colta. Lavoriamo per spostare l’impianto mettendo a disposizione le risorse economiche della Regione. Con Lepore, Palmieri e Bonavitacola tenteremo di trovare la soluzione a una vicenda assolutamente intricata”.
Con i lavoratori anche Francesca D’Elia della Fiom Cgil: “Al tema principale dell’occupazione la risposta immediata riguarda gli ammortizzatori sociali. Chiediamo di verificare la possibilità che l’azienda, nel rispetto di tutte le regole, superi il fermo produttivo mantenendo attiva la produzione”. Sulla delocalizzazione: “Non so se esistono le condizioni perché il portafoglio degli investimento ce l’ha la proprietà. A breve dovrebbe essere presentato un progetto aziendale a valere sui bandi pubblici“. La stoccata: “A questa riunione manca l’azienda: si potrebbe organizzare un incontro in Prefettura con le partecipazioni anche degli altri Comuni interessati. Domani terremo un sit in a Napoli: intendiamo parlare con gli assessori al lavoro, alle attività produttive ed all’ambiente”.