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Salerno – I lavori di Piazza Alario aprono un dibattito che schiera, su fronti contrapposti, alcuni consiglieri di maggioranza ed il sindaco. Montato il cantiere, gli uni hanno firmato (con i colleghi di opposizione) un documento con il quale si chiedono convocazione di consiglio comunale monotematico e sospensione cautelativa dei lavori; il Primo cittadino, via video, ha dovuto difendere la scelta – corroborandola con “l’assenso della Soprintendenza” – accusando gli altri di propagandiamo e protagonismo politico.

Dinamica simile si era registrata il 17 novembre, all’indomani della ordinanza sindacale di chiusura di parchi, giardini e ville, allorquando 13 consiglieri (tra maggioranza e opposizione) chiesero ufficialmente al sindaco il ritiro di quel provvedimento.     

A pochi mesi dalle prossime elezioni cosa sta accadendo nella maggioranza che sostiene il sindaco? Ha ragione lui nel tacciare di “tatticismo pre elettorale” e di “speculazione politica” chi, nel Salone dei Marmi, lo ha sorretto per l’intera consiliatura? Oppure hanno ragione i consiglieri (di maggioranza) nel contestare le scelte maggiormente oggetto del dibattito cittadino?

Questione politica. Tanto che, a difesa del Sindaco, si è espresso il giovane segretario dei Giovani Democratici Marco Mazzeo. Egli riprendendo uno slogan tanto desueto quanto sempre improprio nell’utilizzo che ne fa addirittura il suo ideatore, apertamente parla di “nemici di Salerno” considerato che il progetto è stato anche inserito nel piano delle opere pubbliche approvato in Consiglio Comunale”.

Reagiscono Donato Pessolano e Giuseppe Ventura, firmatari della seguente dura nota di risposta: La presa di posizione di un gruppo di consiglieri comunali di cui facciamo parte non è pretestuosa né propagandistica a fini elettorali ma è una semplice richiesta di chiarimento dall’amministrazione comunale, nulla altro. Chi specula sulla vicenda non siamo certo noi ma altri!

Abbiamo chiesto una verifica degli incartamenti e per questo motivo siamo stati addirittura additati come ‘nemici di Salerno’. E da chi? Tenetevi forte! Da un giovane rampante democratico (…) nonché illustre rappresentante dei giovani del Partito Democratico provinciale e regionale.

Ma a che titolo il giovane in questione si erge a paladino della giustizia in una vicenda di cui probabilmente conosce poco ed in cui non è coinvolto? A che titolo risponde accusando i consiglieri comunali con epiteti fuori luogo ed ormai obsoleti? Come mai si interessa di fatti della città?

Ambisce forse ad una poltrona nel palazzo nella prossima consiliatura comunale e prende le difese degli amici degli amici pronti a favorire la sua ascesa? O sono proprio loro che lo istigano a risposte fuori luogo che non hanno alcuna valenza se non quella di farci fare un grosso grasso sorriso… Amaro purtroppo, perché se questi sono i propositi di cambiamento, altro che nemici di Salerno, caro giovane virgulto deluchino… Questa sta diventando, la Repubblica delle Banane…”.

Il risultato è che la garrota, ora dopo ora, si stringe. Il 17 novembre l’uscente Vincenzo Napoli fu indicato dalla coalizione di centro sinistra quale candidato alla carica di sindaco alle elezioni amministrative di primavera. Al tavolo organizzato da Piero De Luca e Vincenzo Luciano (segretario provinciale Pd) c’era anche Italia Viva, il partito di Pessolano. A carte scoperte, quella data e quel documento sono (dovrebbero essere) la pietra miliare dell’azione di  rafforzamento del candidato sindaco comune (Vincenzo Napoli). I fatti dimostrano che ciò non è. Tanto che, il 29 novembre, Italia Viva diffonde un documento firmato dai consiglieri Pessolano e Mazzeo che si conclude con la sintomatica frase “…non escludiamo anche di perseguire un’idea di città diversa rispetto a quella voluta dall’attuale amministrazione comunale”.

C’è di più: l’azione dei consiglieri di maggioranza a difesa dell’interesse dei cittadini si è concretizzata a decisioni maturate, tanto che i lavori sono iniziati. Più utilmente la protesta e la dissociazione avrebbero potuto registrarsi con i voti espressi in Consiglio comunale, luogo deputato alla deliberazione delle decisioni di tal genere.

Al consigliere Pessolano in particolare è stato fatto notare, con foto e video, l’inizio dei lavori in piazza Cavour, lungomare, per la costruzione di 236 stalli interrati su due piani. Quando gli è stato chiesto se tanta vis politica e contrapposizione si registreranno anche per questo cantiere (di cui il consigliere Pessolano certamente sarà a conoscenza di tutto l’iter), la sua risposta è stata “…ti rispetto ma esci sempre come cavolo a merenda… Si sta parlando di piazza Alario… Se anche in altri posti ci saranno problematiche da affrontare noi ci saremo”. Quindi, per Pessolano, al momento l’intervento a lungomare non è tale da determinare documenti, proteste, dissociazioni e quant’altro. Probabilmente ha ragione: i lavori sono legali e, soprattutto, qui nessun comitato di quartiere ha finora sollevato la problematica.         

Immagine a lato tratta da pagina social Pessolano.