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Salerno – Si può migliorare Salerno? Alcuni scatti mettono in contrapposizione particolari che dimostrano quanto sia difficile e farraginoso per il Comune porre rimedio o semplicemente ‘aggiustare’ le parti usurate della città ma anche quanta risorsa potrebbe rappresentare, in tal senso, il ‘privato’.

Lungomare – Nel tratto compreso tra Santa Lucia e Piazza Cavour, alcuni lastroni in cemento stanno andando in frantumi e rappresentano un pericolo per i pedoni, tra l’altro ristretti in una porzione di viale dal lento incedere del cantiere che dovrà elettrificare il parcheggio del sotto-piazza della Libertà. Più avanti, all’altezza del bar Nettuno, nel viale centrale c’è un avvallamento, opportunamente recintato ma non ancora riparato.

Piazza XXIV Maggio – Nella frequentatissima ex piazza Malta è stato abbattuto un altro dissuasore (foto in alto), peraltro qualche giorno prima lì riposizionato. Nelle sue adiacenze ne manca un altro e non esiste più nemmeno l’albero, a testimonianza della presenza del quale ‘resiste’ l’apertura a terra. Come spesso accade nelle pieghe del danno si infilano gli opportunisti, coloro che sempre più frequentemente parcheggiano nel centro del grande marciapiede, nelle adiacenze delle grosse fioriere. Sul marciapiede opposto non è stata più rimontata la pensilina abbattuta dal furgone fuori controllo, in discesa ‘libera’ da via Volpe. 

Via Velia – Qui è degna di nota una interessante e proficua sinergia tra pubblico e privato: a fronte della autorizzazione ad allestire tre eleganti panche-divani amovibili, l’attività commerciale Bocà si è impegnata a riqualificare e manutenere tutta l’adiacente area della scalinata artistica, della ringhiera in ferro battuto e delle fioriere, ora rigogliose. I gestori spiegano: “Questo progetto post Covid-19 nasce per evitare assembramenti all’interno della nostra struttura. Il cliente può accomodarsi e sorseggiare un buon caffè, un aperitivo, anche una cena, servendosi dei bar e dei ristoranti di via Velia e piazza Flavio Gioia. Bocà Garden ogni giorno viene annaffiato potato e curato dal nostro staff. Al quale va un grande ringraziamento. Teniamone cura…”.