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Avellino – Il gong finale sui cinque anni di Paolo Foti sta per scoccare. Il primo cittadino di Avellino, questa mattina, ha salutato la città in una conferenza stampa. “Ci siamo insediati nel pieno di una crisi finanziaria – ammette – Nonostante ciò ho accantonato l’idea di procedere (che avrebbe fatto comodo) col dissesto siamo andati avanti con grande caparbietà. Il dissesto avrebbe portato ad un impazzimento della tassazione e alla non garanzia dei servizi essenziali. Al di là di questi aspetti – commenta Foti – Sono orgoglioso di aver risollevato l’ente. Il mio ringraziamento va agli assessori e ai consiglieri che si sono succeduti”.

“La mia amministrazione si è caratterizzata per aver affrontato questioni irrisolte da tempo – chiosa Paolo Foti – Il primo step è partito con la bonifica dell’ex Isochimica. Tutelando la salute dei cittadini di Avellino e non solo. Nei prossimi giorni ci sarà la pubblicazione del bando europeo per la messa in sicurezza definitiva”. “Abbiamo sbloccato diverse opere pubbliche – sottolinea – E molto lo si deve all’assessore Preziosi. Discorso differente, invece, va fatto per i fondi di Europa Più ci sono state tre riprogrammazioni e di questo devo dar atto anche a Caldoro. Ma soprattutto abbiamo risollevato ‘un altro morto‘ – come definito da Foti – il centro per l’autismo di Valle”.

“Sono stati disseppelliti circa 18 milioni di euro di debiti fuori bilancio finiti nel dimenticatoio. Vorrei ricordare a qualche sempliciotto che i debiti vanno  ripianati anno per anno e non si aspetta il ‘fesso’ di turno. Ci sono altri 8 milioni di debiti da riconoscere ma son già coperti”. “Questa amministrazione ha fatto grandi cose – continua – Soprattutto in maniera tributaria mettendo a bada i furbetti. I miei avvisi di garanzia? Nel paradosso ne sono fiero – ammette – E’ il segno evidente che in cinque anni non ho pettinato le bambole. E soprattutto col tempo arriverà l’assoluzione”.

“Nonostante qualche infedeltà ci rivedremo in aula – spiega Foti – Una volta emessa la sentenza chiederò un mega risarcimento danno ai delatori, cattivi, che ogni 25 del mese, pur prendendo lo stipendio da questa Amministrazione poi ci spuntano addosso. Mi costituirò parte civile con mio figlio perché i processi durano una vita e quindi, nel caso non dovessi vedere la sentenza, sarà risarcito lui. Contro la mia persona sono state fatte delle grande vigliaccherie. Ricordo bene la raccolta firme per farmi andare via devono vergognarsi finché campano”. Paolo Foti chiude dicendo: “Se ne va una persona onesta, leale ma soprattutto trasparente. Consigli per Pizza? Ha già capito l’andazzo”.