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Avellino – All’indomani della sfiducia di Vincenzo Ciampi, Avellino, riparte dal commissario. Nei prossimi giorni si passerà allo scioglimento del Consiglio comunale con il successivo arrivo a Piazza del Popolo del commissario prefettizio che resterà in carico fino alle prossime elezioni (articolo 120 del 1999, ndr.). Elezioni che dovranno tenersi tra il 15 aprile o 15 giugno. Presumibilmente verranno unite alle prossime Europee. Il commissario sarà nominato dal ministero dall’Intero. Fino all’arrivo dell’organismo di governo, Ciampi, resterà in carica per l’ordinaria amministrazione. 

IN AGENDA. Con la nomina del commissario prefettizio ci saranno diversi nodi da sciogliere. In primis il piano di ripiano del disavanzo di 35milioni di euro emerso nei giorni scorsi. Entro il prossimo 4 dicembre, invece, il Collegio dei revisori dei conti rilascerà il parere sulla nomina del dissesto. Quest’ultimo voluto fortemente dall’amministrazione Ciampi nell’ambito dell’operazione verità. Non solo conti per il neo commissario, ma bensì anche opere pubbliche. In primis c’è da sciogliere il nodo inerente a Piazza Castello per non perdere il fondo da 5 milioni di euro. E soprattutto bisognerà procedere alla richiesta di dissequestro. In secondo piano, ma non meno importante, c’è la situazione degli sforamenti di P10. E non solo. Resta aperta la partita della mensa, che ad oggi ancora non è partita.