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Si è tenuta oggi la prima udienza del processo d’Appello relativa all’omicidio di Nicola Zeppetelli, 40 anni di Cervinara, nei confronti di Alessio Maglione, 32 anni e Giuseppe Moscatiello, 24 anni, entrambi di Cervinara, che si diedero alla latitanza e furono arrestati 2 giorni dopo l’omicidio in un’abitazione di Arienzo. L’omicidio avvenne in via Loffredo, nel centro storico del comune della Valle Caudina. I due imputati erano stati condannati in primo grado, al termine del rito abbreviato celebrato davanti al giudice del tribunale di Avellino nel maggio dello scorso anno: 16 anni  ad Alessio Maglione e 12 anni a Giuseppe Moscatiello.

Durante l’udienza una delle parti civili, ovvero la mamma della vittima, la signora Assunta Marro, assistita dall’avvocato Vittorio Fucci, ha depositato nelle mani del Presidente del Collegio della Corte d’Assise d’Appello un manoscritto allo stato di ignoto contenuto, che sarà oggetto di attenzione della Corte. L’unica altra parte civile presente all’udienza di oggi è stato il fratello della vittima, Franco Zeppetelli, assistito dall’avvocato Vittorio Fucci. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Pasquale Napolitano, Luigi Petrillo e Giulia Cavaiuolo. In aula c’è stata la relazione della vicenda da parte del Presidente della Corte di Assise d’Appello e successivamente la requisitoria del Procuratore Generale, che condividendo le tesi dei difensori delle parti civili, ha chiesto la conferma della sentenza di condanna a carico del Maglione e del Moscatiello. Il processo è stato rinviato in prosieguo per le discussione dei difensori della parti civili e degli imputati.