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“È sconcertante che si chiedano le dimissioni del management dell’Ato rifiuti senza avere conoscenza dei fatti e delle circostanze. È ancora di più sconcertante che a chiederlo sia un rappresentante dello stesso gruppo politico di riferimento”. Questo il commento di Pasquale Iacovella, Presidente dell’Ato rifiuti di Benevento, rispetto alle dichiarazioni rese in Consiglio provinciale lo scorso 22 giugno da Antonio Capuano, consigliere di Noi di Centro, la formazione politica di Clemente Mastella cui aderisce lo stesso Iacovella.

Capuano faceva riferimento alla costituzione della società di rifiuti Seam, bocciata dalla Corte dei Conti ma che oggi avrebbe dovuto prendere in mano il ciclo dei rifiuti in Provincia, mentre resta una scatola vuota. Il sindaco di Casalduni a margine dell’assemblea dei sindaci svoltasi questa mattina alla Rocca dei Rettori alla Stampa presente ha polemizzato: “Bisognerebbe conoscere gli argomenti,  le condizioni dell’Ato rifiuti dal 2018 a quello che è oggi. Noi abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare e sto parlando dal piano preliminare, il vincolo della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte che blocca i lavori allo Stir. Stiamo lavorando per uno svuotamento di rifiuti allo  Stir come d’accordo con la Provincia.  Probabilmente non si conoscono gli argomenti”.

Sulla creazione di Seam Iacovella ha spiegato: “Eravamo e siamo convinti che avevamo fatto la scelta giusta. Le difficoltà le sapevamo. Vogliamo sbloccare  la situazione in Provincia. Chi si lamenta adesso poteva lamentarsi anche nel 2018, quando lo Stir era in condizioni pietose i lavoratori lavoravano in condizioni critiche , rischiavano  probabilmente anche la vita. Li non ho sentito nessuno  dal Pd che andava chiuso lo Stir”.