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Napoli – Nelle ultime due settimane, dal 25 gennaio al 7 febbraio, nella città di Napoli sono stati notificati 2774 casi con un aumento del 10 per cento rispetto alle due settimane precedenti (dall’11 al 24 gennaio 2021). Il dato emerge dall’aggiornamento sull’andamento dell’epidemia da covid-19 realizzato dal Comune di Napoli e coordinato da Giuseppe Signoriello, docente dell’Unità di Statistica medica all’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli”.

Lo studio evidenzia che nell’ultimo mese in città si è passati “da una situazione stazionaria del contagio a un nuovo incremento di casi” e si sottolinea la necessità di “monitorare con attenzione” l’andamento dei contagi per classi di età e, in particolar modo, la classe di età fra i 6 e i 18 anni, “coinvolta in questo periodo dall’apertura delle scuole in presenza, e che nell’ultima settimana ha registrato un aumento del 37 per cento dei casi”.

Le Municipalità con i valori più alti di incidenza sono la IX (Pianura, Soccavo) e la X (Bagnoli, Fuorigrotta). L’analisi evidenzia inoltre che la città di Napoli registra “un’incidenza da covid sempre maggiore” rispetto al resto del territorio campano pari a circa il 12 per cento in più al 7 febbraio 2021.
Cresce non solo il contagio ma anche la mortalità: il tasso attuale risulta essere aumentato del 67 per cento rispetto a quello della Campania. Calano invece “in modo drastico i ricoveri ospedalieri. Una diminuzione – si legge – “parzialmente dovuta a un possibile ritardo nella notifica, e in linea con la diminuzione dei casi dopo il picco di novembre”. Anche il numero di terapie intensive risulta in diminuzione.

A Napoli, dove il virus colpisce con maggior forza e letalità rispetto al resto della Campania, nell’ultima settimana i casi di Covid sono cresciuti del 37% nella fascia 6-18 anni, in concomitanza con la ripresa delle lezioni in presenza in tutte le scuole. Il dato, allarmante, si inserisce con forza nel dibattito sulla Dad dopo l’invito del governatore De Luca a sindaci e prefetti affinché, visto l’incalzare dei contagi, si valuti in ogni territorio la sospensione della didattica in presenza. L’iniziativa del presidente è stata accolta polemicamente dai comitati no-Dad, mentre il gruppo facebook ”Tuteliamo i nostri figli”, che conta oltre 30mila iscritti ed è allarmato dai rischi per la salute derivanti dalla didattica in presenza, chiede ai sindaci di rispondere positivamente a De Luca, per non incorrere in una responsabilità da ”procurata pandemia”.

In attesa di decisioni in proposito (e di eventuali ordinanze di De Luca qualora sindaci e prefetti non agissero) va avanti la campagna vaccinale: oggi nei popolosi comuni dell’area flegrea la Asl Napoli 2 Nord ha avviato la somministrazione dei vaccini agli over 80, mentre a Napoli si inizierà sabato nella Mostra d’Oltremare. Cresce anche la preoccupazione per i possibili assembramenti tra Carnevale e San Valentino: il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, si appella ai cittadini affinché “non si trasformino nelle feste del contagio“. Quanto al bollettino dei contagi, la Campania continua a far segnare numeri record rispetto ad altre regioni. Sono 1.635, di cui 85 sintomatici, i nuovi positivi al Covid su 20.912 tamponi processati: dato inferiore solo alla Lombardia (1.849). Il tasso di incidenza cala sensibilmente al 7,81% (ieri era stato del 9,3), ma resta ampiamente al di sopra della media nazionale (4,1). Il bollettino giornaliero dell’Unità di crisi segnala 26 nuove vittime (14 nelle ultime 48 ore e 12 risalenti ai giorni precedenti) e 1.191 guariti. Segnali positivi, infine, sul fronte degli ospedali. Nelle ultime 24 ore l’occupazione delle terapie intensive è scesa da 112 a 103 posti (-9), mentre le degenze ordinarie Covid calano da 1.540 a 1.486 (-54).