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Un operatore del turismo denuncia disservizi a Napoli, e l’amministrazione replica a muso duro in diretta: tutto su Facebook. Uno scontro senza molti precedenti. Ad aprire le danze è Agostino Ingenito, presidente dell’Abbac (Associazione dei Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania). Già giorni fa non aveva risparmiato critiche, e ora posta una foto di piazza del Gesù. Si parte dall’infopoint, ma è lo spunto per una stroncatura più ampia. “L’unico punto informativo turistico stabile in città – scrive Ingenito – occultato da gazebo per la vendita di ninnoli di plastica, bagni pubblici chiusi ed inesistenti, accoglienza allo stato 0 eventi discutibili autoreferenziali promozione inesistente”. A rispondergli, a sorpresa, è dapprima Carlo Porcaro, portavoce del sindaco Manfredi. “Se ci si avvicina (agli infopoint, ndr), si vede” sostiene. E da adesso si va avanti a colpi di post e tag. Ingenito infatti non ci sta. “Vestiti da turista e poi mi dici – ribatte al portavoce -. Andate tutti a fare una passeggiata da cittadini temporanei e vediamo. Tra occupazione suolo pubblico, discutibile, servizi, decoro e poi mi dici”.

Il presidente dell’Abbac poi racconta: “L’altra mattina uno letteralmente stava facendo i suoi bisogni sulla porta della chiesa del Gesù. E quelli di strade sicure (militari) di fronte”. Insomma per Ingenito “l’accoglienza turistica è un’altra cosa. È poter dire a uno che ci visita di cosa può disporre. O diventiamo maturi e la finiamo delle solite retoriche estemporanee”. Telegrafica ma polemica la controreplica di Porcaro: “Faccio il cittadino tutti i giorni ed ho la memoria lunga”. E Ingenito di rimando: “Ho detto un’altra cosa e mi hai capito, spesso noi cittadini non temporanei ci abituamo, soprassediamo. La narrazione del prima ora non vale più, occorre maggiori azioni non estemporanee. Serve maturità e questa amministrazione deve imporre dialogo e sinergia tea dirigenti e servizi che non si parlano”.

Il ping pong, a questo punto, vede l’ingresso di un’altra protagonista. A intervenire è proprio l’assessore al turismo, Teresa Armato. Ad Ingenito precisa: “Gli infopoint sono 5 non uno solo. Sono spesso affollati da turisti”. Inoltre “i bagni sono aperti, puliti e funzionanti. Gli eventi partecipatissimi”. Armato chiosa: “Grazie comunque per l’attenzione” Ma il presidente Abbac obietta: “Teresa Armato a quali infopoint fai riferimento? alle casette di legno?”. Nella discussione si inserisce pure Daniela Villani, ex assessore alle pari opportunità della giunta de Magistris, più avanti vicina al candidato del centrodestra Catello Maresca. “Ci vuole coraggio – esordisce – per nascondere l’unico punto informativo”. Quindi l’ex assessore cerca di stemperare gli animi. Ad Armato dice “apprezziamo il lavoro e le iniziative e soprattutto la capacità di ascolto che la contraddistingue”. Tuttavia gli infopoint “valuterei la possibilità di collocarli in altro angolo e son sicura che lo farà”.

Poco dopo Ingenito posta un video, nel quale torna sulla vicenda. Parla di “reazioni anche molto scomposte” alla sua foto. Assicura sull’assenza “di mia volontà di attaccare qualcuno, anche perché la politica in teoria fa indirizzo e poi c’è la gestione che è affidata a dirigenti, e a chi ha la direzione di questi servizi“. Ma il presidente dell’Abbac chiarisce alcuni concetti. Secondo lui è rilevante una distinzione: i turisti non sono semplici “escursionisti”, ma “cittadini temporanei”. E occorre “garantire servizi minimi decorosi e riconoscibili”, ricordando la tassa di soggiorno da loro versata. E c’è un’ulteriore preoccupazione. “Il turismo del post pandemia è cambiato – premette Ingenito -, ci sono inflazione e caro tariffe”. Perciò “il viaggiatore fa delle scelte“. Ed “una recensione negativa sui servizi di una città pregiudica tutto il lavoro di promozione”. Al di là delle polemiche, un tema su cui riflettere.