- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento – “Dal primo gennaio l’ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori continuerà a fare quello che ha fatto fino ad oggi”. A spiegare cosa accadrà nelle prossime settimane alla struttura ospedaliera di Sant’Agata de’ Goti è il direttore generale dell’azienda “Rummo”, Renato Pizzuti.

Si attendevano chiarimenti e risposte dall’incontro in programma ieri a Benevento con il presidente De Luca nel Sannio per parlare del decreto 54, per intenderci, quello che ha sancito l’annessione del presidio di Sant’Agata de’ Goti all’azienda ospedaliera beneventana. E le risposte sono arrivate. Riassunte nelle parole di Pizzuti, ma anche in alcune dichiarazioni del governatore De Luca. “L’ospedale di Sant’Agata de’ Goti era morto, e noi abbiamo fatto un miracolo”, queste le parole utilizzate dall’ex sindaco di Salerno per spiegare che la struttura santagatese era ormai destinata alla chiusura ed invece oggi è salva grazie ad una annessione al “Rummo” che trasforma l’ospedale di Benevento, ancora parole di De Luca, in una struttura che ha gli stessi posti letto dell’Ospedale del Mare.

Ma cosa succederà intanto al “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”?In Provincia di Benevento – ha spiegato nel suo intervento Pizzuti – abbiamo il 17% dei pazienti che va a curarsi fuori regione. Mentre il 49% dei malati oncologici della Provincia di Caserta va a curarsi in altre province campane. Sicuramente un problema, e la risposta a questo problema la Regione l’ha trovata in Sant’Agata de’ Goti. Questa sarà dunque la funzione del nuovo polo oncologico, chiamato ad essere punto di eccellenza e ad accogliere pazienti da tutta la Regione”. Ma per quanto riguarda le prestazioni erogate ad oggi dal presidio ospedaliero santagatese il direttore generale dell’AO “Rummo” tranquillizza tutti.

Dal primo gennaio – ha spiegato ancora Pizzuti – il presidio continuerà a fare quello che ha fatto fino ad oggi. Nel giro di sei mesi il Rummo diventerà l’hub ed il ‘Sant’Alfonso’ sarà il punto spoke. Con un sistema di trasporto secondario dei pazienti tra le due strutture differenziato rispetto a quello del Pronto Soccorso”.

I due ospedali erogheranno così prestazioni complementari. Due strutture che dovranno integrarsi, ma senza perdere le rispettive specificità. E per quanto riguarda l’assistenza oncologica, le parti si invertiranno. Il Sant’Alfonso sarà l’hub, ed il Rummo il punto spoke.

I percorsi diagnostici saranno i primi ad essere condivisi tra le due strutture. Ed il nuovo Polo Oncologico, ha spiegato lo stesso Pizzuti, è stato individuato per sperimentare il nuovo sistema informatizzato della rete oncologica regionale.

Prima di Pizzuti, erano intervenuti il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il sindaco di Sant’Agata de’ Goti Carmine Valentino, il consigliere provinciale Renato Lombardi, il consigliere regionale Mino Mortaruolo ed il direttore generale dell’Asl di Benevento – il primo gennaio la gestione del “Sant’Alfonso” passerà proprio dall’Asl all’azienda Rummo – Franklin Picker. Con la chiusura affidata al presidente De Luca che nel suo intervento è ritornato su quanto fatto fino ad oggi per rimettere in sesto il sistema sanitario regionale e su quali sono gli obiettivi, numerici e qualitativi, che il governo regionale si è dato per i prossimi mesi.

Interamente incentrato sul nuovo Polo Oncologico è stato invece l’intervento del sindaco di Sant’Agata de’ Goti. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di garantire ai cittadini della nostra Provincia – queste le parole di Carmine Valentinoil diritto alla Salute nel modo migliore possibile, e perché no, con punto di eccellenza specialistica come quello del Polo Oncologico. Ho colto la sfida lanciata dal presidente De Luca. Sono tre anni che parlavo di Polo Oncologico, ed inizialmente qualcuno mi guardava anche stranito. Abbiamo portato avanti un’azione condivisa anche con le istituzioni della Terra di Lavoro, ed oggi con il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, annesso al Rummo, vogliamo dare una grande opportunità ai malati delle patologie neoplastiche. Dal decreto 54 la clessidra si è capovolta, quello è il punto di partenza per l’avvio di un percorso verso un grande obiettivo”.

 

LEGGI ANCHE  Polo oncologico, De Luca: “Abbiamo salvato il De’ Liguori”

LEGGI ANCHE  Sanità, De Luca: “Il distretto di Telese come esempio per tutta la Regione”

LEGGI ANCHE  Ospedali sanniti: la Regione annette il de’ Liguori al Rummo