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Benevento – Questa mattina presso il Tribunale di Benevento si è tenuta la prima udienza del processo nei confronti dei protagonisti dello spaccio di droga nel centro storico di Montesarchio. Parliamo del maxi-blitz del 28 marzo scorso che portò all’esecuzione di 10 misure cautelari, a seguito di un’indagine avviata dalla Procura di Benevento nel novembre del 2020 per il considerevole aumento dei sequestri di sostanze stupefacenti nella zona della valle Caudina. Sette le persone che finirono in carcere: Maria Rosaria Barbato, 37 anni, Luigi Franco, 21 anni, Giuseppe Duilio, 54 anni, Gaetano Arena, 42 anni, Maurizio Arena, 44 anni, Marco Iovino, 57 anni, di Montesarchio, e Pietro Luciano, 56 anni, di Bonea. Tre persone invece finirono agli arresti domiciliari: Carmine Riola, 31 anni, Pasquale Ercole, 33 anni, e Manuel Campanile, 23 anni, anche loro di Montesarchio. 

Quattro le persone imputate nel processo, gli altri hanno scelto il rito abbreviato. Questa mattina davanti al giudice sono comparsi: Carmine Riola (Avv. Cornacchione), Pasquale Ercole (Avv. Adamo), Pietro Luciano (Avv. Teresa Meccariello) e Manuel Campanile (Avv. Mario Cecere). Nell’udienza, l’avvocato Teresa Meccariello che difende Luciano, ha sollevato una questione preliminare di inutilizzabilità degli esiti di pedinamento satellitare. Durante le indagini, infatti, sono state fatte intercettazioni veicolari ambientali, ma anche i pedinamenti col Gps. La questione sollevata stamattina attiene decreti autorizzativi, e sebbene il Pm li avesse chiesti, secondo la difesa il Gip non avrebbe autorizzato i pedinamenti satellitari. Inoltre questi esiti non sono stati nemmeno depositati sul supporto magnetico. All’eccezione si è associato l’intero collegio difensivo, quindi anche i difensori degli altri tre imputati. Il giudice si è riservato, rinviando l’udienza al 29 settembre prossimo per lo scioglimento di questa specifica questione.

Ricordiamo che a decapitare le piazze di spaccio l’operazione eseguita lo scorso 28 marzo dai carabinieri di Montesarchio, coordinati dalla Procura di Benevento: erano state arrestate 10 persone con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. Sette di queste dieci persone sono finite in carcere. Un blitz  scattato a seguito di un considerevole aumento dei sequestri di droga nella zona, e che portò all’arresto di ben dieci persone. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento fecero luce su una serie di episodi di spaccio, individuando due gruppi indipendenti nel centro storico di Montesarchio che avrebbero assunto il controllo dello spaccio di droga e che farebbero capo a due famiglie, gli Arena e i Barbato (L’Inglesina). Soggetti, tutti di età compresa tra i 21 e i 56 anni, che detenevano e cedevano sostanze stupefacenti, prevalentemente di tipo “crack”, “marijuana”, “cocaina” e “hashish”, a giovani assuntori, alcuni dei quali anche minorenni, provenienti dall’hinterland della valle Caudina. Nel corso dell’indagine, avviata nel novembre del 2020 a seguito di un considerevole aumento dei sequestri di stupefacente, e terminata nel febbraio del 2021, sono state tratte in arresto “in flagranza di reato” 4 persone, 3 deferiti in stato di libertà, 24 sono stati i segnalati in qualità di “assuntori”. Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 20 grammi di cocaina pura, 500 grammi di marijuana e 100 grammi di crack.

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