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Caserta – Ancor più sul fronte della cava Cementir  le decisioni, o meglio l’assenza di confronto su tematiche di forte impatto anche sui comuni limitrofi a Caserta, continuano a connotare le attività dell’amministrazione casertana guidata dal sindaco Carlo Marino.

E dopo le cordate di sindaci contro la realizzazione di un biodigestore da 40 mila tonnellate annue di rifiuti umidi a Ponteselice, e la richiesta accorata di sistemazione dell’arteria viaria di San Leucio che ogni giorno mette a rischio l’incolumità di automobilisti provenienti da ogni dove, oggi la serrata di ranghi si mobilità sull’altro tema caldissimo che pure l’amministrazione Marino sembra ignorare, lasciando che le procedure avanzino indisturbate.

E’ il caso della Cava Vittoria, di proprietà Cementir e situata tra Caserta e Maddaloni.

Il gruppo consiliare Speranza per Caserta, unitamente a Legambiente di Caserta, Comitato Emergenza Rifiuti e Comitato Cittadino di San Nicola La Strada, dopo aver avviato una sottoscrizione, ha promosso un ricorso innanzi al TAR Campania avverso il Decreto Dirigenziale Regionale n. 62 del 29/12/2017, che autorizza la proroga delle attività estrattive fino al 31 marzo 2019 nella Cava Vittoria.

In realtà la proposta di ricorrere al TAR era stata già posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 25 gennaio scorso e bocciata con 13 voti contrari e 10 voti favorevoli (nove Consiglieri di opposizione ed uno di maggioranza).

“Già nel Consiglio Comunale del 24 luglio 2017 – spiega la Capogruppo di Speranza per Caserta Norma Naim – tutti i Consiglieri all’unanimità si sono espressi, almeno a parole, in maniera molto netta ed inequivocabile contro la proroga delle attività estrattive. Poi come è noto la legge regionale è stata approvata, con all’interno la previsione, entro il 31/12/2017 – di una delibera di Giunta Regionale di aggiornamento del PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive). Ebbene la Regione Campania, in assenza di aggiornamento del PRAE, nonché in assenza di VIA (Valutazione Impatto Ambientale), ha autorizzato la proroga delle attività estrattive della Cava Vittoria. Ritenendo  – continua Naim – che vi sia stata una chiara violazione delle norme, Speranza per Caserta ha portato e discusso la questione in Consiglio Comunale lo scorso gennaio. Ma quando si è passati dalle parole ai fatti, la maggioranza, ad eccezione del Consigliere Mario Russo, l’unico a mostrare coerenza e responsabilità, ha lanciato la controproposta di chiedere prima un parere all’ufficio legale del Comune, un chiaro tentativo di “buttare il pallone in tribuna” per prendere tempo. A questo punto l’unica alternativa possibile era proseguire autonomamente. Insieme a Legambiente, Com.E.R, Comitato Cittadino di San Nicola La Strada , abbiamo quindi affidato l’incarico di proporre ricorso al TAR Campania all’avvocato Paolo Centore, per ottenere legalità, giustizia, tutela della salute e dell’ambiente”.