mercoledì, Giugno 25, 2025
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“Antonietta vive”, l’Irpinia vicina al dolore della famiglia Cutillo: ed ora in bici fino a Pietrelcina

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Si susseguono le iniziative per tenere vivo il ricordo di Maria Antonietta Cutillo, soprattutto ora che sono trascorse due settimane dalla sua tragica morte a solo 16 anni, e per far sentire concretamente la vicinanza ad una famiglia distrutta dal dolore.

Dopo la toccante manifestazione tenuta la scorsa settimana dai compagni di scuola dell’Istituto Albelghiero di Avellino, con in prima fila l’inseparabile amica Faby, colei che ha vissuto in diretta telefonica la tragedia che ha portato via alla vita Mary, ne è seguita un’altra presso la sede di Mirabella del Manlio Rossi Doria. Palloncini bianchi in cielo verso Mary, preghiere nel tentativo di continuare a dare sostegno alla famiglia della giovane, ancora una volta presente e ancora una volta commossa da tanto calore.

Anche i residenti di Manocalzati, comune dove il papà di Mary, Giuseppe Cutillo, gestisce una macelleria, hanno voluto accogliere il ritorno al lavoro di Giuseppe con striscioni e tante dediche intrinseche di stima e di sostegno. “Antonietta vive“. “Nessuno muore finchè vive nel cuore di chi resta”.

E scende in campo anche un’Associazione sportiva, rappresentata dal Carmine Pagano legato a Giuseppe prima dal settore lavorativo poi da un’amicizia cresciuta nel tempo.

Sono i ragazzi membri di “A.S.D. Pirati In Bike“, tanti amici che hanno come scopo principale il divertimento di pedalare in bici, ed è per questo che hanno voluto fortemente organizzare la ciclopedalata nel ricordo di Maria Antonietta.

Il 4 giugno una giornata di sport per ricordare la ragazza, con il ritrovo fissato alle 8:30 in piazza Guglielo Marconi a Montefalcione, attraversando in bici i Comuni di Pratola Serra, Tufo per arrivare a Benevento città e posi salire a Pietrelcina, dove il Parroco celebrerà una funzione religiosa e benedirà un omaggio che poi i membri dell’Associazione consegneranno a papà Giuseppe e mamma Rosa.

Non ci sono addii per noi. Ovunque tu sia, sarai sempre nei nostri”, ricordano i Pirati in bike.

Chiunque volesse partecipare all’iniziativa puà contattare l’Associazione al numero di telefono 3386857099 o inviare una mail all’indirizzo [email protected]

Maria Antonietta, il sogno da chef e morire a 16 anni ‘per colpa’ del cellulare: lutto cittadino

Carcere di Bellizzi fuori controllo: un detenuto cerca la fuga ed altri due aggrediscono il personale

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E’ caos continuo nel carcere di Avellino, ormai fuori controllo, e il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria torna a chiedere ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria l’assegnazione urgente e straordinaria di un contingente del Gruppo Operativo Mobile (GOM) della Polizia Penitenziaria per fronteggiare le criticità operative del Reparto irpino, denunciate dal SAPPE in più occasioni.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, da notizia dell’odierno “bollettino di guerra” sui fatti avvenuti nella Casa circondariale: “Nella mattinata di oggi, un detenuto maghrebino ubicato al Reparto Isolamento è riuscito, sfuggendo ai controlli, ad uscire fuori dal Reparto. Si è poi reso protagonista di una violenta protesta senza delle valide motivazioni. Poco dopo, un altro detenuto, di origini baresi, da poco rientrato da una visita ospedaliera, si è fermato in infermeria ed impugnando il manico di una scopa ha cercato di aggredire gli operatori sanitari; in particolare il medico di turno facendolo addirittura inginocchiare sotto le minacce di bastonate. Nel primo pomeriggio, infine, un terzo detenuto di origini campane ubicato presso la Sezione ex art. 32 prima ha minacciato con un estintore gli Agenti di Polizia Penitenziaria: successivamente, ha scaricato la schiuma dell’estintore sul viso dell’ispettore di Sorveglianza Generale e di altro personale intervenuto in soccorso. Il personale ferito è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso per le dovute cure. Gli eventi critici presso il carcere irpino oramai si susseguono a ripetizione. Quando finirà? La popolazione detenuta si muove con il chiaro intento di creare disordini e caos. Ripetiamo servono interventi seri ed urgenti”.

Il SAPPE, spiega Capece, torna a sollecitare provvedimenti straordinari a supporto del personale della Casa circondariale: “Il DAP raccolga i reiterati appelli del SAPPE ad incrementare l’organico del carcere per meglio organizzare l’operatività del personale. Si dia concretamente da fare per predisporre ogni utile intervento a tutela dei poliziotti e degli altri operatori penitenziari. La richiesta di inviare a Avellino personale del GOM va in questa direzione”.

Capece rammenta infine l’inqualificabile episodio avvenuto nel corso dell’ultima manifestazione del SAPPE che si era tenuta davanti al carcere irpino, lo scorso 7 febbraio: “Era successa una cosa mai vista in oltre trent’anni di attività sindacali e centinaia di manifestazioni in tutta Italia. Nonostante il nostro sit-in fosse stato annunciato per tempo e regolarmente autorizzato dalla Questura, durante il sit-in fummo raggiunti da un Assistente della Polizia di Stato che mi ha chiesto i documenti mentre parlavo al megafono. Mai successo prima. Ma ci rendiamo conto? Nonostante tutte le garanzie che la Carta costituzionale prevede sul diritto di manifestare, noi, che rappresentiamo in piazza i problemi di chi lavora 24 ore al giorno in mezzo ai delinquenti ed ai criminali, in una manifestazione preventivamente autorizzata, fummo intimiditi in questa maniera. I fatti, anzi, i crimini che avvengono in carcere ad Avellino quasi ogni giorno dimostrano che avevamo ed abbiamo ragione a protestare, eccome!, nonostante qualcuno aveva pensato di intimidirci mentre chiedevamo ordine e sicurezza in carcere”.

Alla Lega Navale Italiana di Salerno la presentazione del “Progetto Caretta in Vista”

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Venerdì 19 maggio 2023 alle ore 17,30 presso la sede della Lega Navale Italiana di Salerno al Porto Masuccio Salernitano (Piazza della Concordia), in collaborazione con l’Associazione Giuristi per l’Ambiente, sarà presentato il “Progetto Caretta in Vista”, la pregevole iniziativa coordinata dalla Stazione Zoologica “Anthon Dohrn” di Napoli che si prefigge lo scopo di individuare e proteggere i nidi di tartaruga marina sul litorale campano.

Nel 2022, grazie all’attività sul campo di circa 100 volontari, sono stati individuati 25 nidi sul litorale campano da cui sono nate circa 1500 tartarughe. Su quello salernitano, nello specifico a Marina di Eboli, sono stati individuati tre nidi e tre tentativi di nidificazione, grazie alla tenacia dei volontari della LNI di Salerno e soprattutto di NaturArt Salerno, associazione da tempo impegnata in progetti di conservazione ambientale e volontariato, in particolare nel monitoraggio e nell’assistenza alla schiusa dei nidi di tartaruga marina “Caretta Caretta” sul litorale campano.

Per dare continuità ed efficacia al progetto dal prossimo 5 giugno, e fino alla prima settimana di agosto, ripartirà l’attività di monitoraggio delle spiagge che avverrà tutte le mattine dalle ore 05,00 alle 07,30. La seconda fase, quella successiva al monitoraggio, si realizzerà nell’assistenza alla schiusa degli eventuali nidi individuati che, indicativamente, avviene tra la fine di agosto e la fine di settembre, dopo 50 giorni circa dalla deposizione delle uova.

Sarà una nuova opportunità di aiuto allo sviluppo della “Caretta Caretta” che è seriamente minacciata dall’inquinamento, dai predatori e dall’incuria dell’uomo. 

Alla presentazione del “Progetto Caretta in Vista” prenderanno parte:

– l’ing. Fabrizio Marotta, presidente della Lega Navale Italiana di Salerno;

– l’avv. Gianpiero Meo, presidente dell’Associazione Giuristi per l’Ambiente;

– Fulvio Maffucci, per il Turtle Point della Stazione Zoologica “Anthon Dohrn” di Napoli, che presenterà il “Progetto Caretta in Vista” nell’ambito del Life Turtle Nest;

– Alfio Giannotti, presidente dell’Associazione NaturArt Salerno;

– Peppino Fiorillo, presidente della Cooperativa Provinciale Pescatori di Salerno;

– Domenico Sgambati, dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella”, che relazionerà sul recupero delle tartarughe nel Golfo di Salerno, sulla collaborazione con i pescatori e le attività di sensibilizzazione. 

Per l’occasione sarà anche presentato il libro “Anthropica”, viaggio nell’Italia del cambiamento ambientale, di Emanuela Dottolo e Domenico D’Alelio, ricercatori della Stazione Zoologica “Anthon Dohrn” di Napoli.

“Trent’anni dopo la DC”: dalla storia per una nuova Democrazia Cristiana (VIDEO)

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Benevento- Si è tenuta questo pomeriggio presso la sala del Centenario del Convento della Madonna della Grazie, l’evento organizzato dal Centro Studi del Sannio dal titolo: “Trent’anni dopo la DC”Il Movimento politico dei cattolici nel Sannio del ‘900.

Relatori di spessore e platea con tanti nostalgici che hanno voluto regalarsi un pomeriggio riavvolgendo il nastro di un percorso che ha spesso incrociato la Democrazia Cristiana. Tra questi, sempre di grande interesse il punto di vista dell’ex onorevole sannita Roberto Costanzo: “I democristiani c’erano, ci sono e ci saranno sempre, l’ispirazione cristiana non avrà mai fine. Il partito, invece, non c’è più quindi va trovata una ricollocazione. Gli ultimi accadimenti in seno al Pd – ha dichiarato Costanzoc’è una speranza. Il progetto deve prevedere un centro-sinistra con il trattino in mezzo, la via maestra è la federazione e non la fusione. Manca, al momento, un leader – ha concluso – che invece a destra hanno: anche se non sono dell’area Fratelli D’Italia, devo ammettere che la Meloni è un grande leader”.

L’incontro, introdotto da Padre Antonio Tremigliozzi e moderato dal professore Paolo Palumbo ha visto gli interessanti interventi del docente dell’UniSa Antonio Gisondi e del rettore dell’Università ‘Giustino Fortunato’ Giuseppe Acocella.

 

Estorsione con il metodo mafioso: misura cautelare in carcere per un 28enne di Ponticelli

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Su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli ieri pomeriggio, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Nocerino Antonio, classe 95, ritenuto gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e rapina ai danni di un imprenditore della zona di Ponticelli.

La misura cautelare compendia un’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, con la collaborazione del Commissariato Ponticelli, e culminata col deferimento di Nocerino Antonio.
Le investigazioni, infatti, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, indiziato di aver estorto la somma di trentamila euro, avvalendosi della capacità intimidatoria del clan Bodo/De Micco attivo in quel quartiere.
La vittima, oltre a subire il danneggiamento della propria attività commerciale, è stata altresì costretta a chiudere l’attività.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Terribile incidente sulla Consortile: “Urge ripristinare attraversamenti pedonali asportati”

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Nella mattinata di sabato 13 maggio, all’incrocio a Castel Volturno sulla Consortile, in Viale Lenin, c’è stato un terribile incidente. Ad essere coinvolte due auto: una Suzuki bianca e una Peugeot grigia. Le dinamiche dell’incidente sono ancora poco chiare, ma l’impatto ha causato non solo gravi danni alle due autovetture, ormai distrutte, ma anche feriti in condizioni molto gravi. Sul posto è giunta l’ambulanza, la polizia e i vigili urbani.

L’episodio ha, altresì, generato alcune riflessioni dei politici del territorio. Precedentemente all’episodio i commercianti della zona avevano esposto alcune lamentele circa la presenza di attraversamenti pedonali troppo alti. Così, proprio all’altezza dell’incrocio, alcuni attraversamenti sono stati asportati. A tal proposito, l’imprenditore Antonio Luise, ha affermato: “Oggi c’è stato un incidente mortale. La situazione è precipitata. Tutti si lamentavano, cittadini e autorità, degli attraversamenti pedonali presenti sulle strade del centro urbano. Ma ci rendiamo conto, chiedo, che gli attraversamenti, i quali indicano e obbligano a rallentare, possono salvare la vita? I commercianti si lamentavano, e quindi sono stati asportati. Bene, ecco cosa è successo. Se fosse per me, altro che 10 cm, farei attraversamenti pedonali anche più alti. Mi dispiace per quello che è successo, moltissimo. Ora, è il momento di lavorare sulla città e proteggere la vita dei nostri cittadini”.

“L’Autonomia penalizza le regioni più povere”: giallo sul documento del Senato pubblicato online e poi rimosso

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Un vero e proprio giallo, ma dai risvolti neri, anzi nerissimi, per il Sud Italia. Ieri mattina su Linkedin è apparsa la sintesi di un documento elaborato dal Servizio del Bilancio del Senato, che evidenziava una serie di importanti criticità relative al disegno di legge sull’Autonomia differenziata, quello presentato dal senatore leghista Roberto Calderoli: “Nel caso, ad esempio, del trasferimento alle regioni di un consistente numero di funzioni oggi svolte dallo Stato”, si leggeva nel documento, “(e delle relative risorse umane, strumentali e finanziarie), ci sarebbe una forte crescita del bilancio regionale ed un ridimensionamento di quello statale, col rischio di non riuscire a conservare i livelli essenziali delle prestazioni presso le regioni non differenziate”. A pagare il prezzo più alto, nel caso di una approvazione del ddl, proseguiva l’analisi, sarebbero proprio le Regioni più povere, quelle “con bassi livelli di tributi erariali maturati nel proprio territorio, che potrebbero avere maggiori difficoltà a finanziare, e dunque ad acquisire, le funzioni aggiuntive”. 

“Uno specifico chiarimento”, si leggeva ancora nel documento, “andrebbe, in particolare, fornito relativamente alle modalità con cui le intese, non potendo pregiudicare l’entità delle risorse da destinare a ciascuna delle altre Regioni, dovranno conciliare questa condizione con quella di trasferire alle Regioni differenziate le funzioni, con le relative risorse umane, strumentali e finanziarie, concernenti materie o ambiti di materie riferibili ai Lep (i Livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, ndr) senza compromettere la sostenibilità finanziaria della misura. In altre parole”, proseguiva la nota, “come si riuscirà a garantire la compatibilità di un eventuale aumento di gettito fiscale delle Regioni differenziate rispetto alla legislazione vigente, per effetto del trasferimento delle funzioni, con la necessità di conservare i Lep concernenti i diritti civili e sociali presso le altre regioni”. 

Le opposizioni hanno iniziato a commentare criticamente la riforma che sta tanto a cuore alla Lega, ma nel pomeriggio il documento è scomparso dalla rete: “Una bozza provvisoria, non ancora verificata, sul disegno di legge sull’Autonomia”, ha scritto in un comunicato l’ufficio stampa del Senato, “è stata erroneamente pubblicata online. Il Servizio del Bilancio si scusa con la stampa e con gli utenti per il disservizio arrecato”. Una toppa peggiore del buco:“Il dossier del Servizio di Bilancio del Senato sul ddl Calderoli sull’Autonomia”, ha sottolineato la senatrice del Pd Valeria Valente, “che era disponibile sul sito fino a poco fa ed è stato distribuito a tutti i parlamentari, oggi diffuso anche via Linkedin, improvvisamente non è più accessibile online. Si tratta di un documento che certificava quanto diciamo da tempo, e cioè che il ddl sull’Autonomia differenziata rischia di aggravare le disuguaglianze tra le Regioni e di impoverire quelle più povere e che garantire i Livelli essenziali di prestazione su tutto il territorio nazionale ha un costo. Informazioni che oserei definire oggettive e che però da stasera vengono censurate”.

Aiello, smottamento ad una strada riasfaltata: la denuncia dell’opposizione

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Il maltempo di queste ore ha provocato uno smottamento nel territorio comunale di Aiello del Sabato.
 
Lo segnala il gruppo di opposizione “Progetto Aiello” con allegata denuncia politica: “Cosa altro ci si poteva attendere dopo aver messo uno strato di asfalto su una frana in corso?
Ad ottobre dello scorso anno avevamo chiesto di fare una verifica di tenuta delle strade, soprattutto di quelle fuori dal centro abitato.
Abbiamo dovuto sollecitare più volte una risposta.
Poi è arrivata la risposta: Tutto ok, tutto sotto controllo: “Le strade comunali fuori dal centro abitato sono oggetto di costante monitoraggio” e si provvede a regolare manutenzione!
A Costa Anitra sono stati fatti diversi interventi di sistemazione negli ultimi mesi fino a circa un mese fa quando è stato messo uno strato di asfalto per coprire l’inizio di frana che si stava verificando.
Ora la strada è diventata impraticabile ed necessario intervento di contenimento strutturale della strada.
Intervenire in caso di urgenza aggrava la situazione e aumenta i costi. Oltre a tutti i soldi già spesi per interventi inutili.
Ci sono altre strade per le quali si corrono rischi di questo tipo?
Costi che gravano sui cittadini”.

Teatro San Carlo, approvato il bilancio con il no della Regione: “Troppi soldi a Lissner”

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Il Consiglio d’indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo, riunito oggi, ha approvato il Bilancio di esercizio 2022 con l’unico voto contrario della Regione Campania. Il presidente della Fondazione e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha inoltre illustrato al Cdi il decreto (del 10 maggio 2023 n. 51) con il quale, tra l’altro, si impone il pensionamento dei direttori delle fondazioni lirico sinfoniche che hanno più di 70 anni, come nel caso del sovrintendente Stephane Lissner. Il sindaco di Napoli ha incontrato, prima della riunione del Cdi, le organizzazioni per ascoltare le loro istanze assicurando “il massimo impegno”. 

“Alla luce dei documenti e del fascicolo che accompagna il bilancio non mi è stato assolutamente possibile approvare il consuntivo 2022”. Lo afferma al termine del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo Riccardo Realfonzo, nominato nel dicembre scorso rappresentante della Regione Campania in Consiglio. “Emergono infatti rilevanti costi extra – sottolinea Realfonzo – che vanno oltre i limiti previsti dalla legge. In primo luogo, l’emolumento del sovrintendente Stéphane Lissner. Secondo la legge, chiunque riceva a vario titolo retribuzioni dallo Stato non può essere pagato più del primo Presidente della Corte di Cassazione, ovvero 240mila euro totali, comprensive di ogni eventuale benefit. Viceversa, sino al 31 ottobre 2022 il sovrintendente del San Carlo riceveva 240mila euro ed anche l’utilizzo di una abitazione, che a quanto pare costava al Teatro 36mila euro all’anno”.

Realfonzo, a questo riguardo, invita “ad agire per ottenere il ristoro dei costi inopportunamente sostenuti”. Il rappresentante della Regione critica anche “il costo extra per l’incarico di direttore generale attribuito alla dottoressa Emmanuela Spedaliere, con solo nel 2022 una spesa aggiuntiva per il Teatro di 50mila euro, visto che lo Statuto del San Carlo chiarisce che il Sovrintendente è l’organo di gestione del Teatro, specificando che può avvalersi del direttore amministrativo, ma non di un direttore generale”.

Realfonzo, inoltre, sottolinea dopo aver bocciato il consuntivo, che “non è stato affatto semplice ottenere tutte le informazioni necessarie ad assumere una decisione sul consuntivo 2022 del Teatro San Carlo. Pur avendo chiesto una serie di documenti e informazioni su aspetti amministrativi, contabili e organizzativi nel corso dell’ultima riunione del Consiglio, il 19 gennaio scorso, ho dovuto inviare due lettere per avere finalmente, solo lo scorso 5 maggio, buona parte dei documenti richiesti”. Dopo le critiche sui ‘costi’ del sovrintendente Lissner e sull’assunzione della direttrice generale, Realfonzo sottolinea che “è evidente che siamo in presenza di alcuni rilevanti costi impropriamente gravati sul Teatro e che vanno recuperati. D’altronde, i principi di trasparenza e buona amministrazione delle risorse pubblica non possono che stare a cuore a tutti coloro che amano il San Carlo”.

Alle ragioni della sua mancata approvazione del bilancio consuntivo del Teatro, Realfonzo aggiunge di aver “espresso anche perplessità in merito alle procedure di gestione del personale, soprattutto per quanto riguarda le 66 assunzioni a tempo indeterminato realizzate nel 2023. Sia chiaro che io comprendo bene che queste assunzioni hanno consentito di stabilizzare personale altrimenti precario, anche se ciò non è accaduto in tutti i casi. E so bene che il ministero ha approvato una pianta organica di 392 unità. Tuttavia, dal bilancio e dai documenti che ho ricevuto non emerge se il Teatro abbia o meno rispettato i limiti alle assunzioni a tempo indeterminato previsti dalla norma, e cioè se le assunzioni si siano limitate al risparmio di spesa per il personale cessato nell’anno in corso e nei due anni precedenti. Né ho ricevuto qualcosa sulle verifiche operate a riguardo dal Collegio dei revisori. Va da sé che le norme possono anche non piacerci, ma finché sono vigenti vanno rispettate e con trasparenza bisogna darne dimostrazione”. 

Venezia: le principali attrazioni da visitare nella città lagunare

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Da sempre Venezia viene considerata una delle città più romantiche ed affascinanti del mondo.

D’altronde si tratta una località dalle caratteristiche uniche: delicata e fragile, ma al contempo maestosa e meravigliosa. Anche quest’anno la Serenissima si trova nelle prime posizioni delle classifiche delle città più visitate: lo è sia nelle graduatorie stilate dai viaggiatori che in quelle create sulla base di criteri scientifici.

Date la sua bellezza e la sua fama, Venezia ogni anno accoglie un incredibile numero di turisti provenienti da tutta Italia e da ogni angolo del mondo. Nel corso della scorsa estate circa tredici milioni di visitatori sono giunti in città: alcuni sono passati per una sola giornata, ma tanti sono arrivati carichi di bagagli per passare un periodo più lungo tra le tante meraviglie di Venezia. 

Cosa vedere a Venezia: il Canal Grande

 

Passeggiare tra ponti, calli e callette è un’esperienza davvero unica. Considerando le caratteristiche della città, sarebbe opportuno fare i propri giri nella massima comodità, senza dover portare con sé pesanti ed ingombranti valigie. A questo proposito, è possibile affidarsi al servizio di Bouncequi trovi un deposito bagagli a Venezia dove lasciare in tutta sicurezza, presso partner verificati, le tue valigie. 

Il Canal Grande e Piazza San Marco si contendono il titolo di attrazione più famosa di Venezia. Il Canal Grande è un canale di circa quattro chilometri che con la sua forma ad S attraversa tutto il centro storico e rappresenta la più importante via di comunicazione cittadina. Seguendo a piedi il suo corso o attraversandolo con un vaporetto è possibile raggiungere tutti i numerosissimi luoghi di interesse che Venezia può offrire
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Piazza San Marco e i suoi magnifici edifici

 

Il percorso turistico tradizionale ha come punto d’arrivo una delle piazze più belle e famose del mondo: Piazza San Marco.

Quello che viene definito il salotto buono di Venezia ospita tutti gli eventi più importanti che vengono organizzati in città (anche durante il periodo del Carnevale) e permette di entrare in una suggestiva atmosfera signorile che neanche l’enorme presenza di turisti riesce a scalfire.

Sulla piazza si affacciano quelli che possono essere definiti come gli edifici più importanti di Venezia. Ovviamente è impossibile non iniziare dalla Basilica di San Marco, imponente e magnetica con il suo fascino bizantino, e dal suo campanile, che è anche l’edificio più alto di tutta la città. Accanto alla basilica si trova un altro gioiello, il Palazzo Ducale, la sede della Serenissima. L’esterno è magnifico e rappresenta la massima espressione del gotico veneziano e all’interno è presente un patrimonio artistico e culturale incredibile.

Le altre attrazioni della città lagunare

 

La presenza di ponti è una delle caratteristiche più importanti di Venezia: quattro di loro attraversano il Canal Grande ed il più famoso in assoluto è senza dubbio il Ponte di Rialto. Maestoso e bellissimo, rappresenta un passaggio obbligato per tutti quelli che visitano la città. Altre tappe immancabili sono il complesso della Scuola Grande di San Rocco, il museo delle Galleria dell’Accademia e la collezione Peggy Guggenheim.

La bellezza di Venezia si può ammirare anche facendo un giro in gondola: l’imbarcazione è un vero e proprio simbolo veneziano e permette di esplorare la città in modo diverso, offrendo un punto di vista unico e senza dubbio più romantico.

Prendendo un vaporetto è possibile raggiungere anche le isole di Murano, dove si trova il fantastico Museo del Vetro, e Burano, che pur essendo più lontana dal centro ha davvero tanto da offrire.

 

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